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venerdì 25 luglio 2008

Che vita!!




Un'oretta "libera", davanti al pc, a scrivere sulla tastiera quelle che sono le mie sensazioni dopo giorni un po' duri fatti di decisioni, di scelte, di nervosismi, di incomprensioni, di notizie tristi per poi domandarsi: "Ma come mai è sempre tutto così difficile?"
Come mai quando attraversiamo un periodo sereno inevitabilmente deve succedere qualcosa che improvvisamente ci fa subito piombare nel baratro e come mai abbiamo poi paura di essere felici e di lasciarci andare alla vita?
L'ultima volta che sono stata veramente felice, leggera come una piuma, è stato durante l'attesa di Eva, ormai sette anni fa, anche se ho vissuto quella meravigliosa esperienza come un sogno con il sospetto che da un momento all'altro, tutto potesse svanire dopodiché è stato un susseguirsi di eventi a causa dei quali non sono più riuscita a staccare la spina del su "chi va là".
Come vivo un momento sereno, c'è sempre qualcosa dietro l'angolo che mi riporta alla realtà dura della vita ed anche se le situazioni non colpiscono me, colpiscono comunque coloro che amo e che mi stanno vicini.
Ma non amo compatirmi e/o essere compatita, ogni tanto mi faccio prendere dallo sconforto ma poi mi guardo intorno e mi rendo conto che nonostante tutto sono fortunata.
E' vero che è molto noioso essere continuamente messi alla prova, a giorni non te ne accorgi nemmeno, a giorni invece senti sulle spalle tutto il peso e allora lì scatta quel malessere interno misto fra depressione, nostalgia, rabbia, tanta rabbia forse troppa ma quella stessa rabbia che ti porta a toccare il fondo per poi trovare la spinta per risalire ..!
La vita non è stata facilissima ma allo stesso tempo mi ha dato la grande opportunità di vivere esperienze grandiose da poter sorridere ogni giorno come la nascita dei miei bimbi nonché la possibilità di poter contare sull'amore della mia famiglia, della mia piccola grande sorella, della mia cara mamma e dei miei amici (intendo quelli veri!), tanto da poter sempre in qualche modo agire e reagire davanti alle avversità. Mi sono sempre sentita viva!!
E poi a volte penso: ... ma chissà che palle mi sarei fatta se tutto fosse stato semplice, che vita piatta, che barba, che noia!!!" :-))

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arruginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!
(Madre Teresa di Calcutta)


Quando la vita ti dà mille ragioni per piangere,
dimostra che hai mille ed una ragione per sorridere.
(Benite Costa Rodriguez)

sabato 14 giugno 2008

Alti e bassi

Questa è stata una settimana di quelle da far venire il voltastomaco ... giorni pieni, giorni vuoti, giorni di speranza, giorni di sconfitta,...
Un inzio settimana trascorso con l'angoscia del dover affrontare il concorso di mercoledì, nella consapevolezza del totale fallimento, visto l'impossibilità do studiare un qualcosa che potesse rendere un po' più dignitosa la mia presenza! Ma sono andata nella speranza del c.d. "colpo di culo" che sinceramente, nemmeno durante la mia carriera da studente universitaria ho avuto e infatti ... come volevasi dimostrare!!! Ci sono andata per coscienza verso la mia famiglia, per vedere se riuscivo a dare una svolta alla mia vita professionale ma, è stato un po' come presentarsi ad un esame, avendo letto solo il titolo del libro. Ovviamente in tutto questo contesto c'è stata l'influenza di Alberto, il tutto circondato da uno stress lavorativo non indifferente, con un datore di lavoro che si accosta sempre meno al concetto di essere umano, una collega troppo incasinata per poter riuscire a capire che le mie esigenze di mamma sono uguali identiche alle sue, un rientro a casa sempre più nevrotico che mi fa perdere di vista quello che di bello mi sta circondando ... i miei bambini, Giampiero, la mia famiglia, i miei amici, ..
Venerdì ero distrutta psicologicamente quando all'improvviso, mentre stavo sputando veleno in quell'ufficio, mi è arrivata la telefonata della mia grande amica Francesca che mi avvertiva che nel pomeriggio sarebbe venuta al mondo la sua bella bambina, Alessia! Appena uscita dal lavoro, ho preso i bambini e sono andata in sala d'attesa, davanti alla sala parto, ad aspettare che da quella grande porta a vetri, spuntasse Emanuele e urlasse ... è nata!! E così è stato ... benvenuta mia piccola Alessia! Che gioia, che emozione, quanta commozione ... e quanti ricordi! In serata sono tornata in reparto con Giampiero e vedere i suoi genitori così felici e lei, così piccola con tutti quei capelli neri, ho sentito come un tuffo al cuore. E' stato come entrare in un'altra dimensione, in cui tutto sembra magico, in cui percepisci la felicità nell'aria così tanto, come se fosse palpabile ... , tutto all'improvviso mi si è alleggerito e mi è entrata un'adrenalina addosso che ho stentato ad addormentarmi! Adesso aspetto che torni a casa per coccolarmela un po', proprio come ha fatto la Checca con i mei bambini.
A ciò si è aggiunta la telefonata della mia amica Ilaria che mi ha dato il recapito telefonico di un professore universitario alla ricerca di una segretaria laureata (incredibile, ma vero!) .. mi dovrebbe richiamare in settimana per il colloquio!
Quindi, una settimana piuttosto intensa, alla quale inizialmente ho reagito con apatia, ma che poi alla fine ho chiuso alla grande! E' vero che i bassi sono stati più persistenti e insistensti degli alti, ho dovuto aspettare il venerdì per tirare un sospiro di sollievo, ma è anche vero che gli alti, quando arrivano, anche se sono brevi, sono di un'intensità tale che riesci a dimenticarti subito delle pesantezze vissute anche solo qualche minuto prima!

venerdì 18 aprile 2008

Desiderio di maternità


Sarà che ultimamente sono circondata da pancioni, più o meno evidenti, ma non riesco a placare questa grande voglia di maternità.

Sono sempre stata una che ha sempre sentito molto il suo lato materno, sin da ragazzina ero attirata dalle carrozzine o da donne incinte e credo di aver manifestato questa mia esigenza anche con i miei genitori quando ho chiesto insistentemente per anni un fratellino/sorellina e alla fine è arrivata, dopo 12 anni, la mia splendida sorellina.

Non so se oggi la mia esigenza è legata realmente solo ad un forte istinto materno nella consapevolezza che non esiste appagamento e amore più grande di quello che riescono a darmi i miei bambini, oppure se è comunque legata al risvolto negativo della gravidanza di Elia ed al senso di incompiuto e di vuoto che ha segnato la mia vita e che probabilmente è ancora presente.

Mi guardo intorno e vedo che i conti non tornano, tre gravidanze e solo due bimbi da abbracciare!

Forse è per questo, non so ... non posso darmi una risposta perchè non so se la stessa sete di maternità l'avrei comunque avuta anche se Elia oggi fosse qui con noi!

Ma di una cosa sono certa e di cui posso parlare con cognizione di causa: non esiste sensazione più grande di quella di sentire crescere dentro di te la tua creatura, si crea un sorta di collegamento fra mamma e figlio che va al di là del nutrimento, perchè è amore allo stato puro, io ed i miei bambini abbiamo comunicato, ci siamo scambiati reciprocamente le nostre sensazioni, abbiamo vissuto in uno stato totale di simbiosi e mi fa impazzire l'idea che i miei bimbi abbiamo avuto per musica i miei battiti del cuore e la mia voce. L'attaccamento verso di loro è andato oltre al rapporto fisico, il nostro è stato veramente un rapporto viscerale in cui ci siamo scambiati delle grandi emozioni, dei grandi inspiegabili stati d'animo che manifestavamo ognuno a modo nostro, io parlando e accarezzando i miei pancioni e loro con i calcetti.

Quale altra esperienza nella vita può ripagarti allo stesso modo di tutto questo?!Quale altra soddisfazione riuscirò ad avere nella vita che mi faccia provare certe emozioni?!

Forse èanche un po' per questo che mi stacco mal volentieri dalle mie gravidanze, ho nostalgia di quel cordone ombelicale e di tutto ciò che riesce a trasmettere.

Ma mi piace comunque sgrogiolarmi in questo mio status, mi piace sognare e i sogni non dobbiamo mai infrangerli ma rincorrerli, mi piace costruire i castelli in aria, che male c'è, tanto poi c'è sempre la realtà che ti riporta con i piedi per terra: la casa troppo piccola, uno stipendio da segretaria part-time, uno stipendio da operaio, un piccolo affitto, delle grandi bollette, ...

Ma come la vita è riuscita a sorprendermi improvvisamente nel male, forse un giorno mi stupirà altrettanto improvvisamente anche regalandomi gioie inaspettate ... chissà!

Intanto mi diverto a parlarne con Pierino, a scrutare le sue reazioni da bravo padre razionale e anche se non dovessi mai un giorno realizzare questo mio grande sogno, mi sentirò comunque appagata da ciò che Pierino ha detto ad una cena fra amici un mese fa: "Solo perchè so quanto sarebbe felice lei, lo farei, anche subito!".

martedì 8 aprile 2008

Luna

EDITORIALE del N. 23 DICEMBRE 1998
(Rivista D &D)
LUNA
"... Luna, ... che ha deciso di morire prima di nascere. .... dopo un parto indotto, il corpicino di Luna era disteso sul petto di sua madre nel silenzio della sua morte, la sua mamma mi ha chiesto di farle vedere le manine della bambina. Con delicatezza ho tirato fuori una manina dal telo e istintivamente l’ho aperta. Nel palmo della sua mano c’era il segreto della sua morte: la stella. Non conoscevo ancora questo segno, ma era così marcato che mi è rimasto impresso e mi sono informata. E molte persone, molte più di quanto credessi, mi dissero che tale segno appartiene a persone di altissima evoluzione spirituale che ritoccano la dimensione terrena per l’ultima volta solo nella vita endouterina, per poi espandersi in qualsiasi altra dimensione esistenziale. Non nascono quasi mai. Quando lo raccontai alla mamma, lei capì subito. Da allora Luna è diventata una mia maestra e, a distanza di cinque anni la sento ancora vicina ogni volta quando mi trovo in una situazione difficile. Mi dice: sii vigile ma sappi che non sei tu a decidere. La sento vicina anche quando parlo con delle mamme che hanno perso i loro bambini. Luna mi ha insegnato che i bambini nei loro corpicini piccoli, a volte piccolissimi vengono da una dimensione molto più grande e per noi inimmaginabile, che hanno una storia lunga, antica alle spalle, che sanno del loro destino e che sanno comunicare intensamente di ciò non solo con le loro madri, padri e fratelli, ma vanno a toccare anche altre persone vicine nel senso relazionale, senza limiti di distanze. Luna mi ha insegnato che le donne hanno l’eccezionale dono, opportunità, destino, di esser canale tra i mondi, di portare la vita da un mondo all’altro e che, quando sono incinte, durante il parto e nei primi mesi dopo vengono toccate dall’altro mondo, quello a noi sconosciuto o solo presente nel nostro intimo più profondo. Luna mi ha insegnato che i bambini sono messaggeri che vengono dall’altro mondo per insegnarci qualcosa, e che i bambini che muoiono nel periodo perinatale aprono la tenda tra i due mondi per i loro genitori per un periodo, dando loro un’opportunità grandissima di crescita spirituale. In questo senso la morte dei bambini è particolare. La storia di Luna e di altri bambini mi ha insegnato che le loro madri a un livello molto profondo sanno del loro destino, a volte ancora prima della gravidanza e vengono preparate, sempre nel loro profondo, ad affrontare l’esperienza tragica della perdita.
La morte è imprevedibile e ci sorprende in tanti modi e in tanti momenti inattesi. Non viene solo nel modo “giusto”, comprensibile, accettabile, ma spesso anche nel modo “ingiusto”, servendosi di persone e mezzi fuori dalla nostra logica. Chiede la resa, rispetto e l’assenza di giudizio. E’ più grande di noi e della nostra capacità di comprenderla. La storia dei bambini è più grande di noi e più complessa di quanto possiamo comprendere. Quando incontriamo bambini che vogliono stare solo per poco tempo su questa terra accompagnamoli con rispetto e fermiamoci un momento per sentire il loro messaggio".
Verena Schmid


http://www.catpress.com/marsupioshop/index1

Non è una leggenda metropolitana; ho trovato conferma anche da un'ostetrica che ho incontrato sul forum di CiaoLapo, anch'ella in veste di mamma, vittima di morte intrauterina, la quale scrive che anche la sua bambina aveva quel segno e sia lei sia le sue colleghe, lo hanno ritrovato più volte presente in questi bambini che decidono di tornare indietro.

Non so se Elia, aveva questa stellina, non ho avuto ostetriche abbastanza preparate per accertarsene, ma mi piace credere che la sua manina contenesse quella stellina perchè ciò mi aiuta a pensare in qualcosa di più profondo che va oltre il dolore e la disperazione della perdita, quasi come a confermare la mia convinzione, che quel bambino fosse sceso in Terra con una missione ben precisa: "..... i bambini che muoiono nel periodo perinatale aprono la tenda tra i due mondi per i loro genitori per un periodo, dando loro un’opportunità grandissima di crescita spirituale."

lunedì 7 aprile 2008

Un regalo per il blog


Ebbene sì, sabato mattina il blog ha ricevuto un bellissimo regalo ... un pc tutto nuovo!!! :-))
Ma quello che c'è di bello in questo regalo, non è il valore in sè, intendo in termini economici (che non è assolutamente da poco), ma il valore umano in quanto me lo ha regalato Pierino dicendomi proprio: "Questo non è per te, ma per il tuo blog!!!". Non sopportava più di vedermi lavorare con quel computer antidiluviano che avevo acquistato (usato) nel 2004, dopo la perdita di Elia e che mi era servito come valvola di sfogo poichè ci passavo davanti giornate intere a scrivere, scrivere, scrivere ed inviare e-mail ovunque e a chiunque. Si avviliva quando, sul più bello, il pc all'improvviso si spengeva oppure quando per caricare un video da youtube, mi ci voleva anche un'ora, senza considerare che poi non riuscivo né a vederlo né a sentirlo! :-)))
Quando sabato mattina si è presentato con lo scatolone ho sentito come un tuffo al cuore ... ho capito quanto Pierino mi ami nel modo più bello che una donna possa desiderare, la comprensione dei sentimenti, delle proprie azioni e di ciò che ne scaturisce. Pierino con quel regalo mi ha dimostrato quanto realmente mi comprenda, ha capito quanto sia importante per me che lui partecipi a questa mia nuova esperienza del blog dal quale traspare una Laura forse un po' sconosciuta per molti, ma non per lui! Non abbiamo mai parlato schiettamente dei nostri sentimenti e delle nostre sensazioni dopo la perdita di Elia, non ci siamo mai chiesti apertamente "come stai" perchè non ce n'era bisogno, perchè ci siamo sempre capiti, così con uno sguardo, con un gesto, guardandoci negli occhi che si riempivano improvvisamente di lacrime eppure, nonostante questo, a momenti ho sentito il bisogno di aprirmi a lui come un libro, ma ho sempre avuto paura di fare l'effetto di un elefante in una vetrina di cristallo e rimuovere emozioni e sensazioni nascoste e così a volte ho preferito tacere e aspettare. Poi è arrivata l'idea del blog e ... puff, quasi per magia tutto è diventato più semplice!
Pierino sin dall’inizio si è interessato molto a quello che scrivo, mi ha consigliata sulla scelta del modello, tutte le volte che apporto delle modifiche chiedo sempre il suo parere ... sembra scontato ma in realtà non lo è! So cosa vuol dire per lui condividere con me questa parte delicata del nostro vissuto, ma ancora una volta per il mio bene è andato oltre se stesso, ci siamo quindi presi per mano e incamminati ancora una volta INSIEME!

mercoledì 2 aprile 2008

2 Aprile

Una giornata delle ricorrenze.


Una data che oggi ridonda ovunque, legata alla morte del Santo Padre, Giovanni Paolo II, un uomo fantastico nella sua semplicità e nella sua autenticità. Un uomo che riusciva ad entrare nei cuori, che aveva il grande potere di farsi ascoltare e di farsi amare anche da chi, come me, con il clero così come raffigurato oggi giorno dai suoi appartenenti, proprio non si accosta ... eppure quel giorno ho pianto la scomparsa di un uomo straordinario!

Ma il 2 aprile, il mio ricordo con il cuore di mamma va verso quel bambino, Tommy del quale in questo giorno di 2 anni fa furono ritrovati i resti in un boschetto vicino alla sua casa, lasciando quindi completamente vane le speranze di quei due poveri genitori di abbracciarlo e coccolarlo.
Ho navigato un po' su internet oggi e sono rimasta perplessa nel vedere come ci sia stato un silenzio unanime verso il ricordo di questa straziante vicenda che credo, non abbia lasciato indifferente veramente nessuno, nemmeno il peggiore degli uomini. In qualità di mamma ricordo l'incredulità nell'apprendere la notizia dell'omicidio di quel bambino che era diventato un po' il bimbo di tutti, che da un mese a quella parte riempiva lo schermo dei nostri televisori con quei suoi occhioni blu e il sorriso da birbantello.
Eppure niente di niente ... come poter passare sopra ad un anniversario così importante così esemplificativo, che non può essere certo equiparato al ricordo della morte del Papa, ma mi sembrava doveroso verso quella famiglia, verso quel bambino far comuqnue sentire, vedere, far percepire che il ricordo di Tommaso c'è, a prescindere da quella che poteva essere la curiosità di tanti di sapere che fine avesse fatto quel bambino, ma in considerazione del valore della vita del piccolino, in considerazione del significato del suo sacrificio, ucciso barbaramente senza motivo, da due disgraziati.
Ricordare Tommy per rispetto alla sua breve vita, un bimbo sopravvissuto per troppo poco tempo ma che ha comunque lasciato un segno importante, non solo alla sua famiglia ma anche agli altri, in quanto dalla sua scomparsa i suoi genitori hanno trovato spunto per fondare un'Associazione (http://www.tommynelcuore.it/) che proprio l'anno scorso, è riuscita a raccogliere abbastanza fondi da poter aiutare una ragazza malata di cuore. Una ragazza guarita a seguito del sacrificio di Tommy.
Così facendo i suoi genitori hanno rispettato la volontà di Tommy e questo ha necessità di essere ricordato sempre, soprattutto in questo giorno.



Il messaggio che voglio lasciarvi, grandi uomini, piccole grandi donne e piccoli e grandi fratellini:

FATE CHE IL MIO SACRIFICIO NON SI PERDA NELL’ OBLIO, FATE CHE IL MIO SACRIFICIO SIA UTILE AI VOSTRI CUORI, FATE CHE IL MIO SACRIFICIO VI RENDA CONSAPEVOLI DELLA SACRALITA’ DELLA VITA UMANA, CON CUI NON SI PUO’ GIOCARE……… E A ME PIACEVA MOLTO GIOCARE.

domenica 16 marzo 2008

17 rose rosse

Ebbene sì, oggi sono 17 anni che io e te stiamo insieme!
Avevamo poco più di 16 anni, iniziammo per scommessa e come tutti i giochi rischiosi, o stravinci o ti rovini e per quanto mi riguarda, io ho stravinto! La nostra storia è stata veramente il mio terno al lotto con tutto quello di meraviglioso può portare una grande vittoria.
Ne abbiamo passate tante, come singoli e come coppia, siamo cresciuti insieme ma anche separatamente, noi così diversi, te così estroverso, io così espansiva (forse troppo), te così razionale, io sempre impulsiva, te sempre con i piedi per terra, io invece con la testa fra le nuvole, te sempre così ordinato e preciso, io invece sempre così strafalciona e distratta, te sempre molto ponderato nelle decisioni, io invece molto più temeraria. E’ vero però che in questo modo ci compensiamo, crescendo insieme abbiamo avuto la grande opportunità di fare propri i nostri reciproci difetti e pregi, ci siamo plasmati l’uno all’altra naturalmente, senza troppa fatica.
Abbiamo saputo cosa è la crisi del settimo anno e che crisi …. Poi la convivenza e poi le nostre meravigliose creature, ognuna di loro in qualche modo ha cambiato, arricchito noi stessi e il nostro amore.
Siamo riusciti, nella prova più dura che la vita ci potesse riservare, a stare per mano senza mollarci mai ad aspettare il sole sorgere. Ricordo sempre la notte che precedette la nascita di Elia,in attesa dell'induzione, in cui siamo stati abbracciati stretti stretti senza mollare mai un attimo. E dopo che è nato, ricordo i tuoi occhi Pierino che mi guardavano così pieni di tristezza, di amarezza, di compassione e forse anche di spiegazioni, ricordo le tue mani calde che mi accarezzavano, ricordo le tue parole dopo la sua nascita, ricordo i tuoi pianti e ricordo i tuoi sforzi immani per supportarmi nei giorni successivi. E’ stata una prova durissima, ma a testa alta ce l’abbiamo fatta, il nostro amore è andato al di là di tutto e nonostante che le nostre reazioni siano state pressoché diverse, abbiamo rispettato reciprocamente il dolore dell’altro, ci siamo ripresi un'altra volta per la mano e abbiamo ripercorso la nostra strada portandoci dietro un fardello pesante, ma pieno di amore, l’amore per quel bambino che non abbiamo mai conosciuto ma che ci ha reso speciali. Siamo diversi dalle coppie normali (e non è un’amara consolazione) perchè abbiamo veramente imparato ad apprezzare le piccole cose, niente ci sembra scontato, il nostro amore è maturato, non è più vissuto nella quotidianità e nella normalità del trascorrere degli anni insieme, ma ogni giorno c’è qualcosa da imparare, di cui arrabbiarsi, di cui divertirsi, pensando a ciò che ci è statto tolto e a ciò che faticosamente abbiamo riconquistato.
Ti amo totalmente, nel passato, nel presente e nel futuro, per noi stessi, per te stesso, per ciò che potrò ancora darti e per quell’amore spontaneo e infinito che sempre ti daranno i nostri bambini Eva e Alberto, che ogni giorno baci e abbracci ed Elia che pulsa a mille nel tuo cuore e che oggi ci avrebbe guardato con i tuoi stessi occhi verdi/azzurri, lo so, lo sento!
Hai ragione te Pierino, quando dici: “A noi cosa ci salva è che sappiamo ancora ridere” ….
E’ verissimo ed infatti, come si dice: “Gli angeli volano perché si sanno prendere alla leggera!”
… a noi, nonostante tutto non ci è mancato l’umorismo, la voglia di sorridere ... ancora oggi ridiamo di noi stessi, dei nostri figli, di cosa facevamo e di cosa ci piacerebbe fare, di come eravamo e di cosa diventeremo.

Non so certo cosa ci riserverà il futuro, ma oggi come oggi, come un’adolescente al suo primo battito di cuore, mi sgrogiolo nel vedere il rosso di quelle rose, l’odore sublime dei loro petali, ad ascoltare ininterrottamente il singolo che mi hai dedicato e dell’amore che ci contraddistingue dal resto del mondo!



lunedì 10 marzo 2008

hola!


La festa è finita, ma la musica continua .... e così, abbiamo fatto passare in sordina l'8 marzo che ormai all'età di 33 anni rappresenta solo una triste ricorrenza, a maggior ragione quest'anno che ricorre il centenario dalla morte delle 129 operaie morte nel rogo dell'industria tessile dove lavoravano e così domenica sera, io, la mia sorella e la mia mamma siamo andate a cena fuori al Ristorante Messicano! Loro due sono amanti del piccante, anzi del piccantissimo e stavolta gliel'ho fatta passare io la voglia ... la mamma ha fatte le fiamme per tutto il giorno dopo!
Il cibo è buonissimo ma anche pesantissimo (capisco ora perchè i messicani vengono sempre raffigurati sotto un cactus, coperti da sombrero a dormire o meglio, a smaltire i quintali di tortillas con peperoni e fagioli che mangiano quotidianamente!), ma per non correre il rischio di perdere le notre tradizioni abbiamo bevuto un buon Chianti rosso.

E' stato bellissimo, ci siamo divertite come fossimo tre ragazzine, tre grandi amiche .. abbiamo riso, scherzato, mangiato come porcellini e bevuto come cammelli. Dopo tanti anni era la prima volta che ci ritrovavamo noi tre da sole a mangiare fuori ed è stato incredibile prendere coscienza della reale sinergia che ci accomuna da sempre, la complicità, la voglia comune di uscire dai soliti ranghi, niente banbini, niente Giampiero, niente Tommaso, niente problemi di lavoro o sbattimenti da università ... noi tre così, con tanta voglia di stare veramente insieme e di divertirci, sedute attorno a quel tavolino tondo con il desiderio comune mio e della mia sorella di far distogliere la mamma dai pensieri accumulatesi in questi ultimi mesi, dalla nostalgia del babbo ... insomma tre ore tutte nostre all'insegna dell'amore più grnde del mondo, quella fra una madre e le sue figlie!

giovedì 14 febbraio 2008

Il mio "San Valentino"



San Valentino ... la giornata degli innamorati! Ed io l'ho trascorsa da innamorata, innamorata della mia famiglia con la quale l'ho festeggiato, innamorata della vita che sto vivendo, innamorata del sorriso dei miei bimbi, innamorata dell'abbraccio di Giampiero.
La mia famiglia ha un Cupido speciale che ogni giorno scocca la sua freccia d'amore nei nostri cuori e che da quando ha attraversato la nostra vita, ci fa sapere cosa veramente vuol dire amare.
Sono innamorata .... anche dell'amore che non ho potuto vivere ma che farà parte di me per l'eternità.

giovedì 31 gennaio 2008

Realizzare un'idea

La settimana scorsa ho avuto un'idea e la mia amica Ilaria è riuscita a realizzarla.
Le avevo proposto di poter realizzare una pagina web nella quale inserire i giorni di nascita dei nostri angioletti cosicché aprendo quella pagina potesse risaltare il nome del bambino e il giorno corrispondente alla sua nascita.
La mia richiesta è stata mossa dall'esigenza di poter sempre e comunque mettere in evidenza i loro compleanni; tutti si ricordano del compleanno di Eva e di Alberto, ma difficilmente qualcuno si ricorda di quello di Elia (per molti non è nemmeno esistito), oppure coloro che se lo ricordano preferiscono farlo nel silenzio perchè hanno paura di ferirmi.
E invece no, è giusto che il mio angioletto abbia lo stesso richiamo che hanno i suoi fratellini, è stato comunque parte della nostra famiglia anche se per pochissimo tempo, ovviamente sarà diverso ma proprio per questo sarà molto speciale.
Così, in occasione di una settimana di influenza delle sue bamibine Ilaria si è completamente immersa nella realizzazione di questo progetto e questo è stato il risultato a dir poco ottimale:
Così anche ELIA, ogni 22 agosto, avrà la sua candelina!

sabato 12 gennaio 2008

Una settimana diffiicile


Devo dire che come inizio dell'anno non è un gran che!

Questa settimana si è aperta con lo stato di salute della mia mamma un po' preoccupante, con una tossicina secca fastidiosa e perdita ematica dalla bocca. Sono seguite quindi le telefonate al medico curante, la vista all'otorino consigliata da quest'ultimo dalla quale purtroppo non è emerso niente di anomalo e quindi RX di urgenza ai polmoni. Ieri pomeriggio sono andata a ritirare i risultati: appena li ho avuti in mano ho aperto subito quella busta ed ho provato a leggere il referto, nella speranza di capirci qualcosa, nella speranza che tutto ciò che c'era scritto fossero solo paroloni scientifici che non volevano dire altro che comunque era tutto ok; ma nonostante l'ignoranza in materia, non credo sia difficile per nessuno capire che "limitato addensamento disomogeneo" ... legato ad una macchiolina al polmone destro, non sia di primo impatto niente che auspici buone cose! Ho sentito il medico della mamma e mi ha detto che il tutto potrebbe dipendere da un semplice focolaio di bronco-polminite, l'unica cosa che lascia perplessi sono le perdite ematiche. Qundi ci sarà da fare la tac, quindi ci sarà da passare un'altra settimana di piena tensione, con i nervi che ti tengono sù fin tanto che ne hanno le forze, con mille dubbi, mille perchè e soprattutto tanta paura. Paura di rivivere in qualche modo l'esperienza drammatica del babbo, le stesse lunghe giornate ad aspettare una risposta che speri solo esser positiva, gli stessi filimini mentali, la stessa incertezza sulla vita.


Questa volta però non sono sola, questa volta ho il mio Pierino con me sempre così premuroso che mi sostiene e mi allevia un po' l'animo, ho i miei bimbi fonte di energia, ho la mia sorella che questa volta è abbastanza grande da poter consultare e su cui poter fare affidamento .... e che tutto si risolva solo con una grande paura, per una cosa che si risolverà solo con un forte cura antibiotica e tanto riposo!

A questo enorme pensiero ci si è messo pure il tanto agognato colloquio di lavoro presso un'agenzia di assicurazioni, come impiegata! Ho aspettato tanto e alla fine mi hanno contatta proprio questa settimana: tante cose mi allettano, tante altre invece sono molto complicate da rendere quasi impossibile poter accettare (tipo la distanza e l'orario) ma soprattutto ora come ora, non ho proprio voglia di pensare anche a questa cosa! Sono stanca, stanca psicologicamente, stanca di pensare, di sperare, di cercare di vedere oltre, di essere ottimista, di cercare sempre di prendere la vita di petto e di rimanerci poi sempre male, stanca di tenermi sempre tutto dentro (per natura!), stanca di sforzarmi di parlare con qualcuno e poi quel qualcuno non ti ascolta oppure quel qualcuno risponde alla tua mail di S.O.S. ma poi quella risposta non arriva a destinazione, stanca di dover ancora una volta sacrificare la mia famiglia, stanca di dover sempre sperare che il prossimo anno andrà meglio!

mercoledì 19 dicembre 2007

Cuore di mamma

Sabato mattina io ed Eva siamo rimaste sole, Giampiero ed Alberto sono andati a fare cose da uomini: dal parrucchiere a tagliare le basette alla Elvis di Alberto!
Così abbiamo deciso di andare un po’ a giro a fare le spendaccione, in occasione del Natale alle porte e con un sacco di idee e di regali da concretizzare. Dopo esser stata circa mezz’ora a cercare un parcheggio, trovato poi per disperazione ... sulle strisce, ci siamo incamminate e così all’improvviso con tutto il suo amore spontaneo ed infinito, Eva mi ha abbracciata e mi ha detto: “Finalmente mamma io e te tutte sole!”.
L’ho guardata dritta negli occhi e si sono confuse in me sensazioni che andavano dal rammarico alla felicità; la mia piccolina che negli ultimi tempi si è sentita trascurata dalla presenza di Alberto, così geloso e così morboso nei miei confronti che inevitabilmente le toglie lo spazio di cui lei invece ha ancora bisogno; a volte mi sento in colpa con Eva, ho sempre paura di essermi persa qualcosa e di non riuscire a recuperarlo, ho paura che un giorno da grande possa rammaricarsi di non avermi avuto troppo accanto ... ma voglio anche pensare che lei un giorno apprezzerà questa mamma che come esce dal lavoro inizia a correre per arrivare il prima possibile a casa dai suoi bimbi, di questa mamma che appena entra in casa le dà un grande bacio, di questa mamma che a tavola pretende quasi il silenzio per dare spazio ai suoi bei discorsetti, questa mamma che quando non crolla le legge il librino prima di addormentarsi ed a questa mamma che quando si addormenta lo fa sempre tenendola per mano.
La mia Eva che la sera quando siamo tutti e quattro nel lettone, si sposta per fare posto al fratellino che molto prepotentemente vuol stare accanto alla mamma, la mia Eva che la sera quando torno a casa, per alleviarmi dalle mille cose da fare, si chiude in bagno e per farmi una sorpresa si fa trovare dopo poco già lavata e con il pigiamino, la mia Eva che la sera dopo cena balocca Alberto lasciandomi la possibilità di sistemare la cucina, la mia Eva che sta crescendo fra le mie mani e anche nei miei occhi, così bambina ma anche così donnina, con i suoi discorsi così importanti, con le sue attenzioni così amorevoli, così vulcanica, così piena di idee, di risorse, di energia, con la sua incredibile “vena artistica” che quando meno te lo aspetti ti arriva con un disegno fantastico che riesce a portare finalmente un sorriso in una delle giornate più pesanti.
Eva è stata la mia ancora di salvezza, il cuscino su cui appoggiarmi nel periodo più brutto della mia vita ed è anche grazie a lei se oggi sono qui, a sorridere di me e della mia famiglia ed è anche grazie a lei se oggi non sono più “la mamma dagli occhi tristi”!

Mi dispiace tanto mio grande amore ... aspetto con ansia la settimana di ferie che ho preso per te per stare finalmente insieme!

lunedì 3 dicembre 2007

come due piccioncini



Io e Pierino siamo riusciti a partire per un fine settimana tutti soli, senza i bambini .... destinazione mercatini di Natale di Merano e Bolzano con pernottamento in un albergo a Tirolo, un po’ gravoso per le nostre tasche ma per una volta abbiamo voluto esagerare!!!
Eva ed Alberto hanno alloggiato dalle nonne, praticamente una pensione da 5 stelle corredata anche di super coccole!

E’ stato un fine settimana indimenticabile, siamo partiti sabato mattina molto presto ma così emozionati che sembravano una coppietta liceale alla prima esperienza.
Non ci sembrava vero, da quando è nata Eva non siamo mai più riusciti ad andare via soli noi due e così abbiamo pensato che ce la meritavamo proprio questa “luna di miele”, senza pensare troppo a come i bambini avrebbero reagito oppure a quanto ci sarebbero mancati, per una volta abbiamo pensato a noi due ... io e lui per la mano, fra le bancherelle ad entusiasmarsi davanti a tutti quei colori, quelle lucine a quella miriade di ninnoli natalizi, il tutto circondato da una meravigliosa atmosfera, far vin brulè, castagne, strudel, wurstel!

Mamma mia quanta emozione in questa esperienza e quanta voglia di stare insieme, di ritrovarci un po’, di essere un tutt’uno, di poter parlare a lungo, serenamente, senza interruzioni e senza i soliti nervosismi da lavoro; i nostri bambini sono la cosa più bella che ci potesse capitare in tutto questo nostro percorso di coppia veterana di quasi 17 anni di amore, ma è anche vero che (giustamente) portano via tempo alla coppia che quindi con il tempo si annienta, vive solo per loro e in funzione delle loro richieste e delle loro esigenze, dimenticandosi di quanto è bello ritrovare un po’ di quell’amore “perduto”, meglio dire trascurato e rivivere anche solo per un giorno le forti emozioni di due persone innamorate!

giovedì 29 novembre 2007

...pochi centimetri per la vita!


"Ciò che ha nutrito una vita può ancora dare la vita"
L'altro giorno, non so per quale motivo, mi ritornò in mente la donazione del sangue del cordone ombelicale che feci in occasione del parto di Alberto.
L'intenzione della donazione era già sorta durante la gravidanza di Elia e durante il travaglio, durante tutte quelle ore, chiesi, nell'ignoranza più totale, se nonostante tutto potevo comunque donare il cordone (tanta era l'esigenza di far sì che almeno qualcosa di buono potesse venir fuori da quella perdita così assurda!) ma ovviamente mi risposero che era irrealizzabile data l'impossibilità di conoscere le cause della morte di Elia.

Decisi allora di serbare quei moduli per una successiva gravidanza e così infatti è stato e in occasione della nascita di Alberto, donai quel cordoncino, quei pochi centimetri che mi avevano legato al mio bambino per 9 mesi e che molto spesso viene buttato via ma che in realtà contiene moltissime cellule staminali che aiutano a ridare la speranza a coloro che sono affetti da malattie gravi nonché sono una forma di investimento futuro per la salute dei nostri bimbi.

Incuriosita dal dover sapere se quella donazione era andata a buon fine (considerando anche che non sono mai stata chiamata dall'Associazione (ADISCO - http://www.adisco.it/) che se ne occupa e che in realtà avrebbe dovuto farlo, ho inviato una mail sia alla Banca Raccolta del Cordone (presso Careggi) sia all'Associazione stessa e ahimè queste sono state le risposte:

Gent.ma Laura,
se la mamma che ha fatto la donazione non viene richiamata è perché quando la Banca ha fatto i controlli sul sangue per “bancarlo” (ossia conservarlo e metterlo a disposizione di chi ne ha necessità e di chi è compatibile, i dati della Banca sono collegati a livello nazionale e internazionale) ci sono state delle cause, quali poche cellule staminali nel sangue o sangue venuto in contatto con l’acqua, ecc…, che non lo hanno permesso. Quindi, il sangue è sempre alla Banca, ma utilizzato per la ricerca.
Comunque, giro le sue domande alla Banca, chiedendo di contattarla.
Per qualsiasi informazione non esiti di contattarci.

Sito internet: www.adisco.it

Cari saluti,

ADISCO Toscana


Gent.ma Sig.ra Laura
La ringrazio per la Sua email. Si, purtroppo ha ragione: il motivo per cui non è stata contattata è perche il suo cordone non è stata bancata per motivi di volume insufficiente di cellule.La ringrazio comunque per aver donato e Le invio i miei più cordiali saluti

CBB Firenze Segreteria

Sono rimasta sconvolta per tutto il pomeriggio e mi è montata una rabbia dentro da non credere, ma come è possibile ... già è difficile trovare tutte i parametri necessari per poter donare: non devi partorire né di venerdì né di sabato, non dopo le 18.30 e nemmeno prima delle 8.00, devi avere la fortuna di essere assistita da un'ostetrica specializzata al riguardo; ebbene, io ho partorito di lunedì alle 17.00 ed ero assistita da un'ostetrica specializzata! Tutto era perfetto, forse troppo!

L'unica cosa che mi ha alleggerito l'anima è stato sapere che comunque il sangue del mio cordone servirà per la Ricerca .... almeno così la mia donazione non è stata vana!

martedì 27 novembre 2007

Un'amicizia speciale


Questa immagine rappresenta ciò che di meraviglioso è successo questo fine settimana ovvero l'incontro tanto desiderato con Giovanna e Ilaria, tutte e tre insieme in perfetta sintonia, legate da un affetto così profondo che sembra esser testimone di un rapporto di una vita, tutte e tre unite da un'unica triste esperienza quale la perdita dei nostri bimbi Elia, Linda ed Emma, tutte e tre accomunate da un forte istinto materno che ci ha portato a lottare per ottenere queste grandi famiglie, tutte e tre legate nel cuore da questo filo conduttore che è il grande amore per i nostri angioletti che a distanza di tempo ci hanno dato la grande opportunità di conoscerci e di volerci un gran bene.

Tutto queste meravigliose sensazioni sono state arricchite dalla straordinaria e direi quasi incredibile sinergia che si è creata anche fra i nostri mariti, è stato bellissimo vedere Giampiero, Romano e Paolo parlare, ridere e scherzare come se fossero cresciuti insieme, mescolare questi uomini così diversi ma così uguali sotto un solo punto di vista, l'amore verso noi mamme, l'avercelo dimostrato nel periodo più brutto della nostra vita e coltivare poi con noi il desiderio di diventare genitore accompagnandoci nel percorso duro di un'altra gravidanza.

E come non esaltarsi davanti all'entusiasmo di Eva e della Siria che come si sono viste, si sono agganciate e non si sono più lasciate per due giorni.

Insomma, un fine settimana memorabile le cui sensazioni sono ormai scolpite nel mio cuore e nella mia mente e comunque vada questo nostro percorso verso questa unica e grande amicizia, Ilaria e Giovanna rappresenteranno sempre per me un punto fondamentale della mia vita con la speranza che tutto ciò possa esser coltivato negli anni così da poter dimostrare ad Eva ed Alberto quando saranno grandi che anche dalle esperienze di vita più atroci, quelle dalle quali credi di non poterti rialzare più, si nasconde sempre qualcosa di meraviglioso, basta allungare lo sguardo ed aprire il proprio cuore agli altri ed avere la fortuna ma anche la determinazione di farci entrare persone eccezionali come Ilaria, Giovanne & C.

Quella sera sono andata a dormire che ero la donna più felice del mondo, con Giampiero che poco prima mi aveva detto chiaro e tondo "Siamo stati molto bene!" .... ho girato lo sguardo verso il disegnino fatto da Eva del suo fratellino Elia con tanto di ali e arcobaleno ed ho pensato che è proprio questo che mi ha voluto lasciare il mio bambino, l'eredità sua è proprio questo grande amore che sono riuscita a dare e ad ottenere dagli altri con tutto ciò di magico che può racchiudere un incontro come quello visuuto questo fine settimana!!

vedi anche http://blog.libero.it/diariodellalinda/ (blog della mia amica Ilaria)

mercoledì 21 novembre 2007

tutti insieme!

Ieri sera Giampiero è tornato dal lavoro con un regalino per i bimbi, il DVD de "L'era glaciale 2" e devo dire che in realtà il regalo lo ha fatto a me!
Dopo cena siamo riusciti, dopo tanto tempo, a buttarsi tutti e 4 sul divano e guardare tutti insieme il cartone. Una situazione che era da molto tempo che non si creava più in casa mia, vuoi perchè la sera torniamo stanchi dal lavoro e il più delle volte Giampiero si addormenta sul divano sfinito mentre io saltello fra la cucina, la lavatrice, lo stendino, i vestiti da preparare, i bambini da domare, ... , vuoi perchè non riusciamo mai a trovare un'ora la sera da poter dedicare tranquillamente a noi stessi, sempre troppo distratti dai pensieri e con la mente ancora occupata dallo stress del lavoro! Questa vita frenetica purtroppo ci fa perdere di vista quelle che sono realmente le esigenze del nostro cuore e della nostra mente, sempre troppo angosciati dai ritmi frenetici che richiede oggi la quotidianità, dalle ansie del lavoro, dalle bollette e dall'affitto da pagare, dalla spesa da fare e perdiamo quindi la concentrazione su ciò che di importante ci circonda tutti i giorni, ovvero la famiglia, quella famiglia da me tanto desiderata, agognata, ottenuta con tanta fatica e che poi non riesco mai a godermi come vorrei!
Ieri sera invece è successo qualcosa di magicoo ed ho toccato il cielo con un dito, sono stata felice di condividere quell'oretta di pieno relax con tutta la mia famiglia al completo, con Giampiero sveglio sul divano, Eva concentrata sul cartone che mi teneva la mano e infine Alberto che piano piano si è addormentato fra le mie braccia!
Finalmente ... tutti insieme!

giovedì 25 ottobre 2007

... una giornata di incontri


Sabato 20 ottobre ho partecipato al Convegno organizzato dall'Associaione "Ciao Lapo" su "La malattia fetale in gravidanza: dalla diagnosi al sostegno della famiglia".
E' stata una giornata ricca di emozioni soprattutto perchè ho avuto la possibilità di incontrare le mamme, alcune già le conoscevo di persona, altre le conoscevo a seguito dell'intensa corrsipondenza di molti mesi, ma tutte accomunate da quell'incredibile amore che ci contraddistingue da resto del mondo, quell'amore verso i nostri bimbi che non ci appartengono più fisicamente ma che sono sempre con noi ogni giorno e che ci hanno dato l'opportunità di conoscerci, di appartenerci e di farci sentire come amiche. Persone meravigliose come Ilaria, Claudia, Amanda, Serafina, Raffaella, Antonella ...... che ho la sensazione di conoscere da una vita ma che in realtà fanno parte di me soltanto da qualche mese eppure quando sono in loro compagnia riesco ad acquisire una pace, una serenità ed a percepire un calore quasi come fossimo tutte unite da un forte abbraccio!
Grazie a tutte queste mamme che in tutti questi mesi mi hanno arricchita con le loro storie, esperienze, lacrime, sorrisi, parole, ... grazie a tutti questi bimbi che hanno fatto incontrare queste mamme "speciali" e che ogni giorno di più ci aiutano a sorridere alla vita!

martedì 16 ottobre 2007

... nel ricordo!



RICORDARE nel suo significato vero e proprio ovvero "rimettere nel cuore", nel mio cuore Elia vive tutti i giorni e soprattutto vive tutti i giorni nei miei ricordi.

Ricordarlo con Giampiero ed i miei splendidi bambini accendendo una candelina nel "giorno del ricordo" ... e lì accanto un angioletto vestito di azzurro, che porta fra le sue mani una stella, la stella che accompagnerà nel futuro la nostra famiglia, la stella che più di ogni altra brillerà nel cielo e che ammirandola ci rappresenterà il suo passaggio nelle nostre vite!

Ricordandoti ... amore mio!

"Il ricordo è il modo di incontrarsi" (Gibran)

mercoledì 10 ottobre 2007

Buon compleanno "Mimmi"


Buon compleanno amore mio, mio piccolo grande Alberto.

Sei la mia conquista più grande ... ho vinto con te e per te la battaglia più dura della mia vita!



TANTI AUGURI "MIMMI"




10 Ottobre 2005

“…. finalmente il pianto, il mio cuore si è aperto ed eccolo qua il piccolo Alberto.

L’ho stretto al mio cuore e gli ho sussurrato parole d’amore e il mio pensiero è volato lontano, in ricordo di quel giorno da cui la mia mente non ha avuto ritorno.

…. ma adesso il mio sorriso è rivolto al Paradiso, verso quell’Angioletto dalle ali dorate che accompagnerà sempre le mie giornate.”

la tua mamma