giovedì 29 novembre 2007

...pochi centimetri per la vita!


"Ciò che ha nutrito una vita può ancora dare la vita"
L'altro giorno, non so per quale motivo, mi ritornò in mente la donazione del sangue del cordone ombelicale che feci in occasione del parto di Alberto.
L'intenzione della donazione era già sorta durante la gravidanza di Elia e durante il travaglio, durante tutte quelle ore, chiesi, nell'ignoranza più totale, se nonostante tutto potevo comunque donare il cordone (tanta era l'esigenza di far sì che almeno qualcosa di buono potesse venir fuori da quella perdita così assurda!) ma ovviamente mi risposero che era irrealizzabile data l'impossibilità di conoscere le cause della morte di Elia.

Decisi allora di serbare quei moduli per una successiva gravidanza e così infatti è stato e in occasione della nascita di Alberto, donai quel cordoncino, quei pochi centimetri che mi avevano legato al mio bambino per 9 mesi e che molto spesso viene buttato via ma che in realtà contiene moltissime cellule staminali che aiutano a ridare la speranza a coloro che sono affetti da malattie gravi nonché sono una forma di investimento futuro per la salute dei nostri bimbi.

Incuriosita dal dover sapere se quella donazione era andata a buon fine (considerando anche che non sono mai stata chiamata dall'Associazione (ADISCO - http://www.adisco.it/) che se ne occupa e che in realtà avrebbe dovuto farlo, ho inviato una mail sia alla Banca Raccolta del Cordone (presso Careggi) sia all'Associazione stessa e ahimè queste sono state le risposte:

Gent.ma Laura,
se la mamma che ha fatto la donazione non viene richiamata è perché quando la Banca ha fatto i controlli sul sangue per “bancarlo” (ossia conservarlo e metterlo a disposizione di chi ne ha necessità e di chi è compatibile, i dati della Banca sono collegati a livello nazionale e internazionale) ci sono state delle cause, quali poche cellule staminali nel sangue o sangue venuto in contatto con l’acqua, ecc…, che non lo hanno permesso. Quindi, il sangue è sempre alla Banca, ma utilizzato per la ricerca.
Comunque, giro le sue domande alla Banca, chiedendo di contattarla.
Per qualsiasi informazione non esiti di contattarci.

Sito internet: www.adisco.it

Cari saluti,

ADISCO Toscana


Gent.ma Sig.ra Laura
La ringrazio per la Sua email. Si, purtroppo ha ragione: il motivo per cui non è stata contattata è perche il suo cordone non è stata bancata per motivi di volume insufficiente di cellule.La ringrazio comunque per aver donato e Le invio i miei più cordiali saluti

CBB Firenze Segreteria

Sono rimasta sconvolta per tutto il pomeriggio e mi è montata una rabbia dentro da non credere, ma come è possibile ... già è difficile trovare tutte i parametri necessari per poter donare: non devi partorire né di venerdì né di sabato, non dopo le 18.30 e nemmeno prima delle 8.00, devi avere la fortuna di essere assistita da un'ostetrica specializzata al riguardo; ebbene, io ho partorito di lunedì alle 17.00 ed ero assistita da un'ostetrica specializzata! Tutto era perfetto, forse troppo!

L'unica cosa che mi ha alleggerito l'anima è stato sapere che comunque il sangue del mio cordone servirà per la Ricerca .... almeno così la mia donazione non è stata vana!

martedì 27 novembre 2007

Un'amicizia speciale


Questa immagine rappresenta ciò che di meraviglioso è successo questo fine settimana ovvero l'incontro tanto desiderato con Giovanna e Ilaria, tutte e tre insieme in perfetta sintonia, legate da un affetto così profondo che sembra esser testimone di un rapporto di una vita, tutte e tre unite da un'unica triste esperienza quale la perdita dei nostri bimbi Elia, Linda ed Emma, tutte e tre accomunate da un forte istinto materno che ci ha portato a lottare per ottenere queste grandi famiglie, tutte e tre legate nel cuore da questo filo conduttore che è il grande amore per i nostri angioletti che a distanza di tempo ci hanno dato la grande opportunità di conoscerci e di volerci un gran bene.

Tutto queste meravigliose sensazioni sono state arricchite dalla straordinaria e direi quasi incredibile sinergia che si è creata anche fra i nostri mariti, è stato bellissimo vedere Giampiero, Romano e Paolo parlare, ridere e scherzare come se fossero cresciuti insieme, mescolare questi uomini così diversi ma così uguali sotto un solo punto di vista, l'amore verso noi mamme, l'avercelo dimostrato nel periodo più brutto della nostra vita e coltivare poi con noi il desiderio di diventare genitore accompagnandoci nel percorso duro di un'altra gravidanza.

E come non esaltarsi davanti all'entusiasmo di Eva e della Siria che come si sono viste, si sono agganciate e non si sono più lasciate per due giorni.

Insomma, un fine settimana memorabile le cui sensazioni sono ormai scolpite nel mio cuore e nella mia mente e comunque vada questo nostro percorso verso questa unica e grande amicizia, Ilaria e Giovanna rappresenteranno sempre per me un punto fondamentale della mia vita con la speranza che tutto ciò possa esser coltivato negli anni così da poter dimostrare ad Eva ed Alberto quando saranno grandi che anche dalle esperienze di vita più atroci, quelle dalle quali credi di non poterti rialzare più, si nasconde sempre qualcosa di meraviglioso, basta allungare lo sguardo ed aprire il proprio cuore agli altri ed avere la fortuna ma anche la determinazione di farci entrare persone eccezionali come Ilaria, Giovanne & C.

Quella sera sono andata a dormire che ero la donna più felice del mondo, con Giampiero che poco prima mi aveva detto chiaro e tondo "Siamo stati molto bene!" .... ho girato lo sguardo verso il disegnino fatto da Eva del suo fratellino Elia con tanto di ali e arcobaleno ed ho pensato che è proprio questo che mi ha voluto lasciare il mio bambino, l'eredità sua è proprio questo grande amore che sono riuscita a dare e ad ottenere dagli altri con tutto ciò di magico che può racchiudere un incontro come quello visuuto questo fine settimana!!

vedi anche http://blog.libero.it/diariodellalinda/ (blog della mia amica Ilaria)

mercoledì 21 novembre 2007

tutti insieme!

Ieri sera Giampiero è tornato dal lavoro con un regalino per i bimbi, il DVD de "L'era glaciale 2" e devo dire che in realtà il regalo lo ha fatto a me!
Dopo cena siamo riusciti, dopo tanto tempo, a buttarsi tutti e 4 sul divano e guardare tutti insieme il cartone. Una situazione che era da molto tempo che non si creava più in casa mia, vuoi perchè la sera torniamo stanchi dal lavoro e il più delle volte Giampiero si addormenta sul divano sfinito mentre io saltello fra la cucina, la lavatrice, lo stendino, i vestiti da preparare, i bambini da domare, ... , vuoi perchè non riusciamo mai a trovare un'ora la sera da poter dedicare tranquillamente a noi stessi, sempre troppo distratti dai pensieri e con la mente ancora occupata dallo stress del lavoro! Questa vita frenetica purtroppo ci fa perdere di vista quelle che sono realmente le esigenze del nostro cuore e della nostra mente, sempre troppo angosciati dai ritmi frenetici che richiede oggi la quotidianità, dalle ansie del lavoro, dalle bollette e dall'affitto da pagare, dalla spesa da fare e perdiamo quindi la concentrazione su ciò che di importante ci circonda tutti i giorni, ovvero la famiglia, quella famiglia da me tanto desiderata, agognata, ottenuta con tanta fatica e che poi non riesco mai a godermi come vorrei!
Ieri sera invece è successo qualcosa di magicoo ed ho toccato il cielo con un dito, sono stata felice di condividere quell'oretta di pieno relax con tutta la mia famiglia al completo, con Giampiero sveglio sul divano, Eva concentrata sul cartone che mi teneva la mano e infine Alberto che piano piano si è addormentato fra le mie braccia!
Finalmente ... tutti insieme!

giovedì 15 novembre 2007

Vecchi rancori

Non mi ritengo una persona troppo permalosa, ma quando fatti o comportamenti mi feriscono a morte, colpendomi nel profondo, non riesco a dimenticare e si alimenta in me un rancore così forte da non riuscire mai più a vedere quella persona con occhi diversi, nemmeno se si facesse Santo! E proprio l’altra sera mentre eravamo a cena, io e Giampiero abbiamo intrapreso una specie di discussione su ciò che nutro e penso del mio datore di lavoro; Giampiero a volte si convince che i miei risentimenti nei suoi confronti siano in qualche modo legati al fatto di aver colpevolizzato il mio datore di lavoro della perdita di Elia!
Non penso assolutamente questo, senza considerare che il tutto è accaduto al mare in un’atmosfera di completo relax, ma è anche vero che quando ripenso a quelle 34 settimane trascorse insieme al mio piccolino, il primo pensiero va a quell’ufficio, luogo in cui trascorrevo gran parte delle mie giornate trasformatosi poi in una sorta di Purgatorio, passato a sopportare i discorsi di un datore di lavoro che non si rassegnava all’idea che io fossi incinta, vivendo con l’incubo di non riuscire a portare a termine la mia gravidanza, incrementando però la speranza che più che il tempo passa più il mio datore di lavoro si sarebbe reso conto che anche incinta avrei potuto comunque adempiere alle mie mansioni … invece più il tempo passava e più che lui vedeva avvicinarsi il mio giorno di astensione dal lavoro per maternità e più si accaniva su di me e su questa “ingiustizia” che era costretto a sopportare! Quante sere sono tornata a casa piangendo o con lo stomaco piccolo piccolo, quante volte ho preso in considerazione l’idea di licenziarmi ma poi pensando alla mia famiglia ho rinunciato (è difficile oggi campare con un solo stipendio!), quante volte ho pensato che l’agitazione di Elia nel mio pancione fosse legata al mio stato d’animo inquieto (di ciò ne ho avuto conferma nell’ultimo convegno organizzato dall’Associazione CiaoLapo) ma allo stesso tempo ringraziavo il cielo di quei calcetti che mi rassicuravano sempre tanto e che sembrava mi dicessero: “Dai mammina, resisti … un altro po’ e poi arrivo io!!”.
Il mio ultimo giorno di lavoro è stato il 2 agosto …. Ho avuto solo il tempo di 19 giorni per coccolarmi Elia, per assaporare giorno giorno ciò che di meraviglioso mi stava accadendo e quanto amavo quei calcioni che non smetteva comunque di darmi, ma questa volta mi dicevano: “Hai visto mammina che ce l’hai fatta!!”.
Ciò che mi manca oggi ed è forse l’unico vero imperdonabile rammarico che ho legato alla gravidanza di Elia, è proprio il fatto di non essermi potuta godere nemmeno quelle fantastiche 34 settimane, vissute purtroppo con uno stato d’animo così inquieto e così tormentato che nemmeno la cosa più bella del mondo è riuscita a prevalere … non riesco in qualche modo a perdonare il mio datore di lavoro nell’aver creato a me ed al mio bambino un ambiente così poco felice e così poco respirabile dal punto di vista umano e di non essere io riuscita a difendermi e quindi a difendere il mio piccolino … ma mai avrei pensato che mi potesse capitare una cosa del genere, probabilmente se la gravidanza di Elia si fosse conclusa per il meglio ricorderei in modo diverso quelle settimane di angoscia e forse porterei meno rancore a colui che tutti i mesi stacca l’assegno dello stipendio! … sarei stata appagata di tante angherie dalla nascita del mio bambino e non mi sarebbe importato niente di ciò che mi aveva detto o fatto il mio datore di lavoro!
Sono stata forse troppo fragile o forse ho creduto di essere abbastanza forte da poter sopportare tutta quella situazione da permettere che un uomo egoista e menefreghista potesse farmi perdere di vista ciò che di incredibilmente magico mi stava accadendo … a volte mi incolpo, a volte penso che è stato proprio per il bene del mio bambino e della mia famiglia che ho sopportato tutto questo, ma comunque sia è stato un po’ come un boomerang che mi ha travolto tra capo e collo .. con un ricordo bellissimo di una gravidanza trascorsa serenamente per soli 19 intensi giorni!
Vorrei soltanto avere la certezza (e ciò è impossibile) che il mio bambino abbia potuto percepire con maggior intensità i momenti di profonda serenità della sua mamma, quando la sera prima di addormentarsi lo accarezzava, oppure quando durante la giornata gli parlava, gli cantava e sul lavoro gli sussurrava parole d’amore nella speranza che quei momenti, anche se brevi, della giornata siano stati però di un’intensità così forte da prevaricare quel senso di inquietudine che accompagnava le mie giornate lavorative.
… ho amato ed amo con tutta me stessa il mio bambino e ciò che spero è che nonostante tutto, questo amore sia pulsato dal mio cuore per arrivare dritto al suo cuoricino e fargli sentire quanto amore c’era nel sangue della sua mamma che non vedeva l’ora di abbracciare quel “pedalino” (soprannominato così dal suo babbo) che mai per un momento l’ha lasciata sola e che tutti i giorni, come un orologino svizzero faceva sentire i suoi rintocchi …
In qualche modo comunque da quel 22 agosto le cose qui a lavoro sono cambiate, il mio datore di lavoro è cambiato nei miei confronti, ha fatto di tutto affinché trascorressi la gravidanza di Alberto nel maniera più serena possibile, probabilmente Elia ha bussato anche al suo cuore, entrandoci e portando un po’ di buon senso!

lunedì 5 novembre 2007

... che rabbia!


Questo fine settimana purtroppo è andato al di là di ogni mia aspettativa … dovevano essere giorni di svago uniti al festeggiamento del mio compleanno ed invece sono stati snervanti.

Ho iniziato giovedì con Eva che è stata male durante la notte, il mio torcicollo che non mi ha dato pace un secondo fino ad arrivare all’apice del dolore nella giornata di sabato trascorsa praticamente da sola (Giampiero la mattina al lavoro e il pomeriggio alla partita) con Alberto che chiuso in casa dà il peggio di sé ed Eva che lamentava i mal di pancia. Meno male che poi sono arrivati i soccorsi: la mia sorella e la mia mamma.
Senza considerare che vedendo sfumare la possibilità di partire io e Giampiero, sono stata costretta a disdire il nostro “nido d’amopre” e perdere anche i soldi della caparra!!!

Domenica speravo in meglio invece … lasciamo perdere, l’unica nota positiva è stata la giratina fatta con Alberto dopo pranzo alla ricerca di un po’ di serenità e di amici con i quali scambiare due parole.

E pensare che avrei dovuto trascorrere un fine settimana all’insegna del relax e della tranquillità e invece sono dovuta ricorrere alla mia riserva di pazienza … e quanta!!!

Riparto quindi già stanca e sempre con il torci collo :-)) … sperando che il prossimo anno questo mio compleanno possa andare un po’ meglio!

venerdì 2 novembre 2007

... e 33!!!


Oggi è il mio compleanno, come data non dice un gran che e fra l’altro proprio scelta da me visto che sono nata con 18 giorni di ritardo .... ma proprio per questo se la ricordano tutti!! :-)))

Il mio giorno del compleanno è sempre bello (ed a parte la nottataccia passata con Eva a vomitare, il torci collo che non mi dà tregua da tre giorni ... primi sintomi di decadimento :-)))), questa mattina mi sono svegliata fra il bacino di auguri del mio amatissimo Pierino, le carezze di Alberto, l’e-mail del mio amico fraterno Daniele, gli sms dei miei fantastici amici sempre presenti, il ricordo del compleanno festeggiato in anteprima con la mia mamma e la mia dolcissima sorella.
Un compleanno passato anche con un po’ di malinconia, pensando inevitabilmente a quelle sedie vuote, quindi al mio babbo, al mio bambino Elia ed al mio amico Antonio ... ma poi fra un desiderio e l’altro, fra il dolce e fra un goccetto in più guardo invece a coloro che oggi sono la mia vita e che me la riempiono ogni giorno di più con il loro amore, la loro amicizia, la loro comprensione e le loro gioie.

Mi manca il bacio di Eva che stamani dormiva per riprendersi un po' del sonno perso stanotte ma provvederò a recuperare oggi pomeriggio che trascorrerò in casa con le mie belvette aspettando che rientri da lavoro Pierino e sperando che tutto si aggiusti per poter partire domattina io e lui (a fare i piccioncini!) per la bellissima Val d’Orcia, un fine settimana romantico tutti soli ... chissà che non ci scappi il fratellino!!! :-)))
... BUON COMPLEANNO A ME!!!