venerdì 18 aprile 2008

Desiderio di maternità


Sarà che ultimamente sono circondata da pancioni, più o meno evidenti, ma non riesco a placare questa grande voglia di maternità.

Sono sempre stata una che ha sempre sentito molto il suo lato materno, sin da ragazzina ero attirata dalle carrozzine o da donne incinte e credo di aver manifestato questa mia esigenza anche con i miei genitori quando ho chiesto insistentemente per anni un fratellino/sorellina e alla fine è arrivata, dopo 12 anni, la mia splendida sorellina.

Non so se oggi la mia esigenza è legata realmente solo ad un forte istinto materno nella consapevolezza che non esiste appagamento e amore più grande di quello che riescono a darmi i miei bambini, oppure se è comunque legata al risvolto negativo della gravidanza di Elia ed al senso di incompiuto e di vuoto che ha segnato la mia vita e che probabilmente è ancora presente.

Mi guardo intorno e vedo che i conti non tornano, tre gravidanze e solo due bimbi da abbracciare!

Forse è per questo, non so ... non posso darmi una risposta perchè non so se la stessa sete di maternità l'avrei comunque avuta anche se Elia oggi fosse qui con noi!

Ma di una cosa sono certa e di cui posso parlare con cognizione di causa: non esiste sensazione più grande di quella di sentire crescere dentro di te la tua creatura, si crea un sorta di collegamento fra mamma e figlio che va al di là del nutrimento, perchè è amore allo stato puro, io ed i miei bambini abbiamo comunicato, ci siamo scambiati reciprocamente le nostre sensazioni, abbiamo vissuto in uno stato totale di simbiosi e mi fa impazzire l'idea che i miei bimbi abbiamo avuto per musica i miei battiti del cuore e la mia voce. L'attaccamento verso di loro è andato oltre al rapporto fisico, il nostro è stato veramente un rapporto viscerale in cui ci siamo scambiati delle grandi emozioni, dei grandi inspiegabili stati d'animo che manifestavamo ognuno a modo nostro, io parlando e accarezzando i miei pancioni e loro con i calcetti.

Quale altra esperienza nella vita può ripagarti allo stesso modo di tutto questo?!Quale altra soddisfazione riuscirò ad avere nella vita che mi faccia provare certe emozioni?!

Forse èanche un po' per questo che mi stacco mal volentieri dalle mie gravidanze, ho nostalgia di quel cordone ombelicale e di tutto ciò che riesce a trasmettere.

Ma mi piace comunque sgrogiolarmi in questo mio status, mi piace sognare e i sogni non dobbiamo mai infrangerli ma rincorrerli, mi piace costruire i castelli in aria, che male c'è, tanto poi c'è sempre la realtà che ti riporta con i piedi per terra: la casa troppo piccola, uno stipendio da segretaria part-time, uno stipendio da operaio, un piccolo affitto, delle grandi bollette, ...

Ma come la vita è riuscita a sorprendermi improvvisamente nel male, forse un giorno mi stupirà altrettanto improvvisamente anche regalandomi gioie inaspettate ... chissà!

Intanto mi diverto a parlarne con Pierino, a scrutare le sue reazioni da bravo padre razionale e anche se non dovessi mai un giorno realizzare questo mio grande sogno, mi sentirò comunque appagata da ciò che Pierino ha detto ad una cena fra amici un mese fa: "Solo perchè so quanto sarebbe felice lei, lo farei, anche subito!".

martedì 8 aprile 2008

Luna

EDITORIALE del N. 23 DICEMBRE 1998
(Rivista D &D)
LUNA
"... Luna, ... che ha deciso di morire prima di nascere. .... dopo un parto indotto, il corpicino di Luna era disteso sul petto di sua madre nel silenzio della sua morte, la sua mamma mi ha chiesto di farle vedere le manine della bambina. Con delicatezza ho tirato fuori una manina dal telo e istintivamente l’ho aperta. Nel palmo della sua mano c’era il segreto della sua morte: la stella. Non conoscevo ancora questo segno, ma era così marcato che mi è rimasto impresso e mi sono informata. E molte persone, molte più di quanto credessi, mi dissero che tale segno appartiene a persone di altissima evoluzione spirituale che ritoccano la dimensione terrena per l’ultima volta solo nella vita endouterina, per poi espandersi in qualsiasi altra dimensione esistenziale. Non nascono quasi mai. Quando lo raccontai alla mamma, lei capì subito. Da allora Luna è diventata una mia maestra e, a distanza di cinque anni la sento ancora vicina ogni volta quando mi trovo in una situazione difficile. Mi dice: sii vigile ma sappi che non sei tu a decidere. La sento vicina anche quando parlo con delle mamme che hanno perso i loro bambini. Luna mi ha insegnato che i bambini nei loro corpicini piccoli, a volte piccolissimi vengono da una dimensione molto più grande e per noi inimmaginabile, che hanno una storia lunga, antica alle spalle, che sanno del loro destino e che sanno comunicare intensamente di ciò non solo con le loro madri, padri e fratelli, ma vanno a toccare anche altre persone vicine nel senso relazionale, senza limiti di distanze. Luna mi ha insegnato che le donne hanno l’eccezionale dono, opportunità, destino, di esser canale tra i mondi, di portare la vita da un mondo all’altro e che, quando sono incinte, durante il parto e nei primi mesi dopo vengono toccate dall’altro mondo, quello a noi sconosciuto o solo presente nel nostro intimo più profondo. Luna mi ha insegnato che i bambini sono messaggeri che vengono dall’altro mondo per insegnarci qualcosa, e che i bambini che muoiono nel periodo perinatale aprono la tenda tra i due mondi per i loro genitori per un periodo, dando loro un’opportunità grandissima di crescita spirituale. In questo senso la morte dei bambini è particolare. La storia di Luna e di altri bambini mi ha insegnato che le loro madri a un livello molto profondo sanno del loro destino, a volte ancora prima della gravidanza e vengono preparate, sempre nel loro profondo, ad affrontare l’esperienza tragica della perdita.
La morte è imprevedibile e ci sorprende in tanti modi e in tanti momenti inattesi. Non viene solo nel modo “giusto”, comprensibile, accettabile, ma spesso anche nel modo “ingiusto”, servendosi di persone e mezzi fuori dalla nostra logica. Chiede la resa, rispetto e l’assenza di giudizio. E’ più grande di noi e della nostra capacità di comprenderla. La storia dei bambini è più grande di noi e più complessa di quanto possiamo comprendere. Quando incontriamo bambini che vogliono stare solo per poco tempo su questa terra accompagnamoli con rispetto e fermiamoci un momento per sentire il loro messaggio".
Verena Schmid


http://www.catpress.com/marsupioshop/index1

Non è una leggenda metropolitana; ho trovato conferma anche da un'ostetrica che ho incontrato sul forum di CiaoLapo, anch'ella in veste di mamma, vittima di morte intrauterina, la quale scrive che anche la sua bambina aveva quel segno e sia lei sia le sue colleghe, lo hanno ritrovato più volte presente in questi bambini che decidono di tornare indietro.

Non so se Elia, aveva questa stellina, non ho avuto ostetriche abbastanza preparate per accertarsene, ma mi piace credere che la sua manina contenesse quella stellina perchè ciò mi aiuta a pensare in qualcosa di più profondo che va oltre il dolore e la disperazione della perdita, quasi come a confermare la mia convinzione, che quel bambino fosse sceso in Terra con una missione ben precisa: "..... i bambini che muoiono nel periodo perinatale aprono la tenda tra i due mondi per i loro genitori per un periodo, dando loro un’opportunità grandissima di crescita spirituale."

lunedì 7 aprile 2008

Un regalo per il blog


Ebbene sì, sabato mattina il blog ha ricevuto un bellissimo regalo ... un pc tutto nuovo!!! :-))
Ma quello che c'è di bello in questo regalo, non è il valore in sè, intendo in termini economici (che non è assolutamente da poco), ma il valore umano in quanto me lo ha regalato Pierino dicendomi proprio: "Questo non è per te, ma per il tuo blog!!!". Non sopportava più di vedermi lavorare con quel computer antidiluviano che avevo acquistato (usato) nel 2004, dopo la perdita di Elia e che mi era servito come valvola di sfogo poichè ci passavo davanti giornate intere a scrivere, scrivere, scrivere ed inviare e-mail ovunque e a chiunque. Si avviliva quando, sul più bello, il pc all'improvviso si spengeva oppure quando per caricare un video da youtube, mi ci voleva anche un'ora, senza considerare che poi non riuscivo né a vederlo né a sentirlo! :-)))
Quando sabato mattina si è presentato con lo scatolone ho sentito come un tuffo al cuore ... ho capito quanto Pierino mi ami nel modo più bello che una donna possa desiderare, la comprensione dei sentimenti, delle proprie azioni e di ciò che ne scaturisce. Pierino con quel regalo mi ha dimostrato quanto realmente mi comprenda, ha capito quanto sia importante per me che lui partecipi a questa mia nuova esperienza del blog dal quale traspare una Laura forse un po' sconosciuta per molti, ma non per lui! Non abbiamo mai parlato schiettamente dei nostri sentimenti e delle nostre sensazioni dopo la perdita di Elia, non ci siamo mai chiesti apertamente "come stai" perchè non ce n'era bisogno, perchè ci siamo sempre capiti, così con uno sguardo, con un gesto, guardandoci negli occhi che si riempivano improvvisamente di lacrime eppure, nonostante questo, a momenti ho sentito il bisogno di aprirmi a lui come un libro, ma ho sempre avuto paura di fare l'effetto di un elefante in una vetrina di cristallo e rimuovere emozioni e sensazioni nascoste e così a volte ho preferito tacere e aspettare. Poi è arrivata l'idea del blog e ... puff, quasi per magia tutto è diventato più semplice!
Pierino sin dall’inizio si è interessato molto a quello che scrivo, mi ha consigliata sulla scelta del modello, tutte le volte che apporto delle modifiche chiedo sempre il suo parere ... sembra scontato ma in realtà non lo è! So cosa vuol dire per lui condividere con me questa parte delicata del nostro vissuto, ma ancora una volta per il mio bene è andato oltre se stesso, ci siamo quindi presi per mano e incamminati ancora una volta INSIEME!

mercoledì 2 aprile 2008

2 Aprile

Una giornata delle ricorrenze.


Una data che oggi ridonda ovunque, legata alla morte del Santo Padre, Giovanni Paolo II, un uomo fantastico nella sua semplicità e nella sua autenticità. Un uomo che riusciva ad entrare nei cuori, che aveva il grande potere di farsi ascoltare e di farsi amare anche da chi, come me, con il clero così come raffigurato oggi giorno dai suoi appartenenti, proprio non si accosta ... eppure quel giorno ho pianto la scomparsa di un uomo straordinario!

Ma il 2 aprile, il mio ricordo con il cuore di mamma va verso quel bambino, Tommy del quale in questo giorno di 2 anni fa furono ritrovati i resti in un boschetto vicino alla sua casa, lasciando quindi completamente vane le speranze di quei due poveri genitori di abbracciarlo e coccolarlo.
Ho navigato un po' su internet oggi e sono rimasta perplessa nel vedere come ci sia stato un silenzio unanime verso il ricordo di questa straziante vicenda che credo, non abbia lasciato indifferente veramente nessuno, nemmeno il peggiore degli uomini. In qualità di mamma ricordo l'incredulità nell'apprendere la notizia dell'omicidio di quel bambino che era diventato un po' il bimbo di tutti, che da un mese a quella parte riempiva lo schermo dei nostri televisori con quei suoi occhioni blu e il sorriso da birbantello.
Eppure niente di niente ... come poter passare sopra ad un anniversario così importante così esemplificativo, che non può essere certo equiparato al ricordo della morte del Papa, ma mi sembrava doveroso verso quella famiglia, verso quel bambino far comuqnue sentire, vedere, far percepire che il ricordo di Tommaso c'è, a prescindere da quella che poteva essere la curiosità di tanti di sapere che fine avesse fatto quel bambino, ma in considerazione del valore della vita del piccolino, in considerazione del significato del suo sacrificio, ucciso barbaramente senza motivo, da due disgraziati.
Ricordare Tommy per rispetto alla sua breve vita, un bimbo sopravvissuto per troppo poco tempo ma che ha comunque lasciato un segno importante, non solo alla sua famiglia ma anche agli altri, in quanto dalla sua scomparsa i suoi genitori hanno trovato spunto per fondare un'Associazione (http://www.tommynelcuore.it/) che proprio l'anno scorso, è riuscita a raccogliere abbastanza fondi da poter aiutare una ragazza malata di cuore. Una ragazza guarita a seguito del sacrificio di Tommy.
Così facendo i suoi genitori hanno rispettato la volontà di Tommy e questo ha necessità di essere ricordato sempre, soprattutto in questo giorno.



Il messaggio che voglio lasciarvi, grandi uomini, piccole grandi donne e piccoli e grandi fratellini:

FATE CHE IL MIO SACRIFICIO NON SI PERDA NELL’ OBLIO, FATE CHE IL MIO SACRIFICIO SIA UTILE AI VOSTRI CUORI, FATE CHE IL MIO SACRIFICIO VI RENDA CONSAPEVOLI DELLA SACRALITA’ DELLA VITA UMANA, CON CUI NON SI PUO’ GIOCARE……… E A ME PIACEVA MOLTO GIOCARE.