giovedì 14 maggio 2009

... futuro???

Con questo post, non voglio fare la radiocronaca di quella che è stata la vicenda più traumatica, più agghiacciante e sicuramente più discussa del mio paese, l'Antella: la morte di Giulia, uccisa da Lapo che poi a sua volta si è tolto la vita!
Non conoscevo personalmente Giulia, ma il fatto che in qualche modo facesse parte della vita di mia sorella, mi ha coinvolto, anche perché ritengo impossibile riuscire a restare indifferenti davanti ad un gesto così estremo e quindi, scansando quelli che sono stati, che sono e che saranno i pettegolezzi del paese, mi sono soffermata a pensare e ripensare.

Per quanto uno possa indagare, sarà sempre impossibile riuscire a capire cosa è scattato nella testa di Lapo, che significato aveva per lui l'amore verso questa ragazza, quando ha deciso di andarla a prendere a casa munito di coltello ma anche di regalo, con un qualcosa dentro che lei non avrebbe mai utilizzato!

Ma non è altrettanto impossibile calarsi nei panni dei genitori.

Cosa penseranno i genitori di Giulia, vittoriosi nell'esser riusciti a far crescere la loro figlia nella normalità, con sani principi, alla detta di tutti una bravissima ragazza, come dice mia sorella, gentile e sempre sorridente, ma allo stesso tempo sconfitti dalla vita, dal destino, dal sospetto del padre che aveva intuito qualcosa ma non abbastanza da poter riuscire a convincere Giulia dal non andare.

Cosa penseranno i genitori di Lapo che per giorni, mesi hanno avuto a che fare con un ragazzo che, apparentemente era tranquillo, ma che dentro di sé maturava un istinto omicida; suo padre che vive nel rimorso del "come ho fatto a non accorgermi mai di niente". Loro che saranno sempre indicati come "i genitori di quello che ha ucciso Giulia", loro che si porteranno addosso, nel cuore, per tutta la vita, il senso di colpa nei confronti dei genitori di Giulia.

Ma quanto è grande la responsabilità di noi genitori? Siamo vittime o carnefici? Per quanto si possa riuscire a stare dietro a questi figli, per quanto si possa fare sacrifici su sacrifici per garantire loro un'esistenza serena, cercando di guardarti sempre alle spalle per scampare al pericolo della droga, della cattiva amicizia, delle corse in auto .. per quanto tutto questo e ancora di più, succede poi qualcosa per cui ti rendi conto che non è bastato, non è servito a niente, tutto è stato vano e a quel punto è insostenibile, inaccettabile la tua responsabilità per "omissione di supporto e di soccorso".

La cosa che mi spaventa di più è che oggi i nostri figli non crescono più giocando a nascondino, a scambiarsi le figurine, a tirare le pallonate al muro, a fare mega girate in motorino fra i boschi, a chicchierare ore e ore davanti al bandone della casa del popolo .. oggi sono impregnati da facebook, da pc, dai cellulari che hanno sempre in mano; hanno amicizie virtuali, si scambiano opinioni con gli sms, parlano attraverso il "cosa stai pensando" di facebook, comunicano con le e-mail .. tutti pezzetti di vita, buttati in qua e là, arruffati, senza avere il contatto, quello vero, quello pelle a pelle, quello dello sguardo negli occhi, quello delle parole scambiate a pochi cm di distanza ... quello della vita vera!

Questa è la vita che oggi si prospetta ai miei figli e per questo il loro futuro mi fa paura, tanta ..!