sabato 23 febbraio 2008

Il mio primo 10 e lode

10 e lode .... così la mia amica Vitty mi ha premiata!
Il mio primo 10 e lode in assoluto ... nemmeno a scuola.
Un premio inaspettato e apprezzatissimo soprattutto per la motivazione per la quale Vitty me lo ha assegnato ( "una mamma, una donna straordinaria. Capace di trasformare un grande dolore,in iniziative piene di tanto amore") e anche in considerazione del poco tempo che io e lei ci conosciamo! Un grazie di cuore.
L'averlo ottenuto mi gratifica non per il prestigio, figuriamoci, ma perchè Vitty ha capito perfettamente il motivo della creazione di questo blog e di tutto quello che c'è a monte e di tutto quello che ci sarà e lo ha voluto premiare. E' come aver messo una medaglietta al collo del mio angioletto.
E' da troppo poco tempo che sono una blogger e di conseguenza non ho ancora conosciuto abbastanza blog e quei pochi che conosco lo hanno già ottenuto ma il Regolamento parla chiaro e dice di rilasciare il Premio ad almeno un blog.
E così, orgogliosa dell'autorità che mi è stata riconosciuta, dichiaro mertitevole del Premio D eci e Lode:
Via delle belle donne un blog letterario collettivo, del quale ne sono venuta a conoscenza solo qualche giorno fa, creato da un gruppo di donne promotorici di un'iniziativa bellissima, credo unica nel suo genere: la creazione di una Diario, il "Diario delle belle donne" che raccoglierà le memorie, i pensieri, i commenti di tutte le donne che aderiranno a quaesta incredibile inizativa ... tra cui io!
Mi riservo comunque la possibilità di assegnare ancora premi nel futuro.
REGOLAMENTO:
Che cos'è?

"D eci e lode" è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.

Come si assegna?

Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l'istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il "Premio D eci e lode" si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.

Le regole:

1. Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;


3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


4. Inserire il regolamento (nel post originario c'è il pratico "copia e incolla");


5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.


Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.

Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i "Premio D eci e lode" che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.

venerdì 22 febbraio 2008

"La lettera di Olga"


E' dall'inizio dell'anno che sento parlare della Legge 194 e dei vari interventi, commenti, punti di vista che sono stati espressi su questo argomento. Fino ad ora non mi sono mai espressa apertamente, ma oggi la mia sorella mi ha fatto leggere una lettera, la lettera di Olga, una ragazza con handicap, pubblicata su Affari Italiani e ne sono rimasta molto colpita, soprattutto del suo coraggio, della sua rabbia che trapela dalle sue parole, dal rammarico di una vita che sente di non aver mai vissuto, amplificato più dai disagi che dalle gioie. E così ho ricordato il momento in cui con Giampiero decidemmo di avere un figlio e delle scelte che sono seguite a questa nostra decisione. Sarei bugiarda se dicessi che ho sempre pensato alla gravidanza come un'esperienza da affrontare a tutti i costi e ciò lo dimostra il fatto che per tutte e tre le gravidanze, mi sono sottoposta a due amniocentesi e una villocentesi, con il rischio quindi, di fronte ad una valutazione genetica drammatica, di poter prendere una decisione drastica quale appunto l'aborto ... o forse no. In tutti e tre i casi è andata sempre bene (la morte di Elia è ancora sconosciuta ma prescinde da una malformazione genetica e questa è l'unica certezza che ho!) ma ero serena nel pensare di AVERE COMUNQUE LA POSSIBILITA' DI SCEGLIERE.
Io e Giampiero quando abbiamo deciso di diventare genitori, la nostra scelta di sottoporsi a certi tipi di analisi e di accertamenti, sia preventivi sia "invasivi" è avvenuta con cognizione di causa sulla base di una realtà che lui ha vissuto e vive da anni, nella consapevolezza che comunque fosse andata avremo preso la nostra decisione, noi due da soli senza che qualcun altro lo facesse al posto nostro e soprattutto nella consapevolezza di quello a cui saremo andati incontro nel caso in cui si fosse prospettata la "peggiore" delle ipotesi, perchè io l'ho visto, Giampiero l'ha vissuto, nessuno ti aiuta veramente e nessuno ti può garantire che tu vivrai più di lui.
La lettera di Olga, mi ha fatto venire i brividi (e un senso di nausea quando ho letto la risposta di Ferrara):
"Caro Perrino,io vorrei scrivere a Ferrara ma siccome non so come raggiungerlo e non credo che lui abbia tempo per aprire la mia mail, scrivo a voi di Affaritaliani sperando che dalle vostre pagine video il messaggio arrivi prima, forte e chiaro.
Nella odierna polemica di Ferrara con il ministro Turco, egli afferma che: "Il ministro dovrebbe domandarsi, … perchè la signora che ha deciso di abortire non abbia incontrato sulla sua strada procedure, strutture e persone in grado di spiegarle bene che non era sola, che la comunità si associava a lei per ascoltarla, aiutarla a superare il suo rifiuto di maternità con argomenti solidali di tipo scientifico, assistenziale e psicologico."
Il nascituro era affetto dalla sindrome Klinefelter che ha un quadro clinico complesso ma certamente non tragico come molte malattie genetiche; comunque spesso associata a disturbi caratteriali con livello intellettivo di regola inferiore al normale.
Io sono un'esperta in materia un po' perché, come dice mio padre e tutti quelli che mi conoscono, caratterialmente sono tanto rompicoglioni ma soprattutto perché, a causa di un parto andato male, ho avuto una paralisi cerebrale che risulta in un livello intellettivo al di sotto delle mie aspettative. Non che io sia proprio "tonta" ma insomma non riesco a gestire contemporaneamente molte variabili quando devo articolare un discorso o un ragionamento. Sono una persona semplice che capisce l'essenziale.
Da esperta posso assicurare a Ferrara che persone con handicap, al di là dell'esistenza di strutture assistenziali, sono sole, sono umanamente sole, non hanno con chi compartire la propria esistenza malandata. Noi, handicappati italiani, siamo fortunati perché gli italiani sono brava gente e in molti batte un cuore caldo: siamo il paese più solidale al mondo e sono milioni le persone che fanno volontariato partendo dalle più varie motivazioni.
Ma anche il migliore tra i volontari non riuscirà mai a raggiungere con noi la prossimità dell'amore che quello vero è senza motivo. La nostra vita, per farla breve Ferrara mio caro, è amara. E soli sono i nostri genitori ed amara è la loro vita: il rifiuto della maternità di quella signora è più che comprensibile.
Insomma io credo che Ferrara, anche se ha dei coglioni molto piccoli e delle mammelle molto grosse, non possa veramente aprir bocca sulla scelta della signora di abortire perché non sa di cosa sta parlando. Se volesse imparare per poter parlare con cognizione di causa, potrebbe prendermi in affido temporaneo, farmi vivere con lui, insegnarmi il mestiere di giornalista (a me piace molto scrivere), darmi da mangiare; insomma avermi sul gobbo per un paio d'anni almeno. Alla fine credo che diventerà così competente che senza dubbio potrà riuscire un ottimo ministro della sanità, un carismatico ed intelligente membro della comunità che si associa alle persone che vivono nel dolore e parla anche in loro nome.
Per il momento però stia zitto".
Cordiali saluti
Olga Andreoli (scritto con mio papà)

Sempre su Affari Italiani ho trovato questo articolo molto interessante che sottoscrivo e al quale aggiungo che purtroppo in Italia ancora la cultura verso l'aiuto alle mamme che affrontano gravidanze indesiderate è molto lontana ma sicuramente l'Associazione "Il dono" (http://www.il-dono.org) è forse l'unico esempio di concreto aiuto e solidarietà verso situazioni estreme.

giovedì 14 febbraio 2008

Il mio "San Valentino"



San Valentino ... la giornata degli innamorati! Ed io l'ho trascorsa da innamorata, innamorata della mia famiglia con la quale l'ho festeggiato, innamorata della vita che sto vivendo, innamorata del sorriso dei miei bimbi, innamorata dell'abbraccio di Giampiero.
La mia famiglia ha un Cupido speciale che ogni giorno scocca la sua freccia d'amore nei nostri cuori e che da quando ha attraversato la nostra vita, ci fa sapere cosa veramente vuol dire amare.
Sono innamorata .... anche dell'amore che non ho potuto vivere ma che farà parte di me per l'eternità.

giovedì 7 febbraio 2008

Noi ragazzi degli anni 70


L'altro giorno, nel porta riviste ho ritrovato un ritaglio di giornale nel quale è riportata una lettera di autore anonimo che, nel "lontano" 2003, fu letta alla radio da Linus e così nella settimana dedicata al compleanno di Giampiero (il mio vecchino lunedì ha compiuto 33 anni!!) ho deciso di rispolverarla e di trascriverla. Per noi due, ragazzi cresciuti in un paesino di campagna, è lo specchio della nostra gioventù !


"Da bambini andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza airbag... Uscivamo di casa al mattino e giocavamo tutto il giorno, i nostri genitori non sapevano esattamente dove eravamo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo. Ci sbuccivamo le ginocchia, ci rompevamo le ossa o i denti, ma erano solo incidenti: nessuno ne aveva la colpa. Non avevamo la Playstation, né il Nintendo, né i videogiochi. Non c'era il satellite, le videocassette, internet e il PC. Avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo di casa e li trovavamo. Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo il camapanello o entravamo e parlavamo con loro... Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e qualcuno doveva ripetere la seconda elementare, ma non si cambiavano i voti, per nessun motivo. L'idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se avessimo trasgredito non ci sfiorava: loro erano sempre dalla parte della legge. Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo. Sapevamo che quando i genitori dicevano no significava proprio no. I giocattoli nuovi li ricevevamo a Natale e per il compleanno, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano i regali per amore, non per i sensi di colpa e le nostre vite non sono state rovinate perchè non ci hanno dato tutto quello che volevamo ...
Questa generazione ha avuto libertà, responsabilità, successi e insuccessi e ha imparato a gestirli. Se sei uno di loro, complimenti!".

martedì 5 febbraio 2008

"Buonanotte all'Italia"

Ieri sera tornando a casa, ho ascoltato alla radio la canzone di Ligabue, "Buonanotte all'Italia".
Una canzone molto rappresentativa in un momento come quello che sta vivendo attualmente il mio Paese soprattutto dopo la rinuncia di Marini all'incarico, la fine della Legislatura, le nuove elezioni alle porte e .. chissà!
Ho trovato questo video montato da un ragazzo che si fa chiamare Iuxus, un video bellissimo e guardandolo ho provato tanta nostalgia verso quelle persone che hanno reso l'Italia una Nazione bellissima e adesso purtroppo in via di estinzione.



http://it.youtube.com/watch?v=os_4pkZhM0Y