lunedì 17 marzo 2008

Perchè il blog?


Meglio tardi che mai ....Sento di dover in qualche modo spiegare il motivo del blog perchè non mi va di pensare che qualcuno possa credere che abbia fatto tutto questo per una questione di presunzione, egocentrismo o solo per esaltare il mio ego!Questo blog nasce soprattutto dal desiderio di condividere con chi lo desideri, la mia esperienza di morte intrauterina e di tutte le conseguenze emotive, psicologiche, personali che ne sono scaturite. Nasce anche in conseguenza ad una pulce nell'orecchio che mi mise il mio ginecologo quando, nel lontano 2005, durante la visita di controllo conqequenziale alla nascita di Alberto, mi consigliò di scrivere la mia esperienza su un blog. Un blog?? Ma cosa è un blog?? Nell'ignoranza più totale preferii lasciar perdere e con la ingenuità di una bambina che crede ancora in un mondo migliore, pensai invece che andare a parlare con qualche ginecologo nei consultori o con qualche ostetrica nei reparti, sarebbe stato molto più d'impatto ... invece, porte chiuse in faccia e occhi sgranati che mi guardavano e mi chiedevano se ero sicura di essere in grado di sostenere altre mamme, che non avevo una preparazione da medico tale da poter affrontare certe situazioni, tutto ciò mi veniva detto con quella presunzione tipica di chi crede che 100 libri insegnano di più di una esperienza vissuta sulla propria pelle!
Nel 2006, navigando su internet inciampai in due siti di associazioni di genitori (Ciao Lapo e Genitori di una stella) che si occupano del sostegno alle mamme colpite da morte perinatale, associazioni che al tempo della perdita di Elia non esistevano ancora; iniziai qindi a collaborare e mi resi conto di quale incredibile impatto avessero certi strumenti sulle mamme e su me stessa in primis anche se erano trascorsi quasi due anni dalla perdita di Elia. Dal momento in cui cominciai a scrivere sui forum, cercando di confortare e di sostenere quelle mamme che dovevano affrontare la quotidianità dopo la morte del loro figlioletto, presi la piena consapevolezza della ridondanza incredibile che avevano le mie parole su quelle donne, ma non perchè erano parole dette come e chissà da chi ma semplicemnte perchè in quelle stesse parole quelle mamme si ritrovavano, era come si io parlassi al mio specchio, il mio dolore di ieri era il loro dolore di oggi!
Allora pernsai che forse era davvero il caso di creare un qualcosa di tutto mio che magari un giorno potesse rimanere anche come patrimonio di ricordi ad Eva e Alberto, sull'esempio anche della mia amica Ilaria che parlava sempre tanto del suo blog. E così, una sera che non riuscivo a dormire (fra l'altro senza volere è coincisa con la data di nascita di Alberto), mi alzai all'improvviso dal letto, mi misi davanti al pc e ecco fatto: il mio blog!
Il mio blog in realtà è un "diario aperto" della cui esistenza ho messo a conoscenza solo pochissimi amici, quelli veri, quelli intimi, perchè il mio diario e quindi la parte più nascosta di me stessa, devono conoscerla solo quelli che meritano di appartenere al mio cuore oltre che ovviamente coloro che si interfacceranno per caso e riusciranno a trovare un po' di conforto nelle condivisione di emozioni forti quali quelle scaturenti da un'esperienza altrettanto forte, legata appunto alla perdita del proprio bimbo. Ho fatto tutto questo, quando ormai ero certa che ciò che mettevo a conoscenza di me stessa, restasse comunque mio, senza rischiare di essere influenzata da pareri o giudizi, senza correre il rischio che qualcuno potesse manipolare le mie emozioni o addirittura le facesse sue!
Credo fermamente nel trasferimento ad altri delle esperienze maturate, di ciò che ne è scaturito, nel bene e nel male, di quelle che sono le reazioni normali di fronte a certi tipi di prove della vita e si capisce che sono "normali" solo quando hai l'opportunità di compararti e quindi di parlarne con chi le ha già vissute. Fino a quel momento ti senti quasi un'aliena, incompresa, fuori di testa, ...
Quello che ho provato sulla mia pelle, a differenza di quello che si pensa, è un male comune che colpisce molte più donne di quanto non si creda ed ho quindi pensato che fosse importante metterlo in piazza affinchè qualche mamma possa trovare uno spazio per potersi mettere in gioco con i propri sentimenti. Tutto questo, nella speranza che qualcuna, fosse anche solo una, un giorno possa trovare nel mio blog un po' di conforto, solo ed esclusivamente per non sentirsi troppo sola come mi sono sentita io in quel periodo. E' una solitudine terribile perche non è una solitudine nel vero senso della parola ma di tipo esistenziale in cui cioè sei circondata da tutti gli affetti che vuoi, ma nessuno fino in fondo ti capisce veramente, nessuno sa spiegarti il perchè dei sintomi di quel dolore così' strano.
Il bello del blog è che ogni tanto qualcuno mi legge ma non mi importa delle frasi del tipo, bello questo blog, brava Laura (che ovviamente fanno parecchio piacere!!!), non sono qui per ottenere chissà quale benemerito premio o riconoscimento, ma sono qui perchè sono felicissima di quello che i miei lettori sono capaci di trasmettermi e per ciò che ne è derivato, tipo l'incontro virtuale con Vitty, i commenti di vari amici che magari a parole non si sarebbero mai espressi, la possibilità di saldare amicizie come quelle di Ilaria e Giovanna.
Non so dove arriverò con questo blog, non so se durerà tanto o poco, ma fin tanto che il mio cuore avrà voglia di parlare e di comunicare e fin tanto che il mio piccolo Elia si farà sentire così tanto in me, io sarò qui a scrivere! Fosse solo per me, per una sfogo mio personale con il rischio che poi un giorno ... puff tutto svanirà, ma fino a quel giorno sarò stata felice di aver avuto la forza di esternare un lato di me stessa tenuto nascosto per molto tempo con la speranza che qualcun'altra possa trovare la stessa forza e volontà, cosicchè quando saremo in tante a parlare dei nostri bimbi faremo echeggiare il loro ricordo nelle pagine di uno strumento informatico così d'impatto come internet ed essere quindi di supporto a chi in quel momento ne ha veramente tanto bisogno!
Non importa di cosa tratta questo blog, è uno spazio vario, che io preferisco raffiguare come una una diario vero e proprio in cui riporto le mie esperienze anche quotidiane che non necessariamente sono legate all'esistenza di Elia. Ma sarebbe stato uguale se si fosse trattato di un blog meramente politico, piuttosto che sociale perchè per me ciò che è comunque importante sapere, è che io sono una mamma di quelle e chiunque vorrà potrà contattarmi e insieme, parlare dei nostri bimbi e confortarsi un po'!

1 commento:

ildiariodellalinda ha detto...

Intato grazie per aver risposto a quell'anonimo Lumix, mi ribolliva troppo quelle cattiverie che aveva scritto. E' vero il blog nasce da un esigenza nostra di esprimere se stesse e dalla voglia di crescere, anche insieme ad altre mamme, nella nostra esperienza.
Forse non tutti approvano un blog, ma la cosa importante è che a noi piace, venire quì è un modo per sapere come stai, è una telefonata che faccio al tuo telefono speciale e un modo per sentirci vicine. Un abbraccio enorme, amica mia!!! Ila