lunedì 3 marzo 2008

Come un uccellino in gabbia ...



Il mese di Marzo, nel mio percorso di vita è sempre stato rappresentativo di vicende, episodi che hanno segnato fortemente la mia vita, sia in positivo sia in negativo.

E' stato il mese in cui io e Giampiero ci siamo dati il primo bacio (quello vero che ha segnato l'inizio della nostra storia d'amore) ma anche il mese in cui il mio amatissimo babbo ci ha lasciati per sempre, dopo un anno di malattia, dopo un anno di sofferenze, costretto all'infermità ma sempre così positivo ... mi guardava profondamente con quei suoi grandi occhi verdi, quello sguardo che a volte mi chiedeva aiuto, a volte spiegazioni, a volte mi parlavano del grande amore che ci aveva legato da sempre, con le nostre sane risate ma anche con le nostre enormi litigate; quegli occhi così profondi che per ore intere guardavano fuori dalla finestra, ad immaginare forse un mondo che non riuscivano più a vedere, ad immaginare l'immensità del mare che il mio babbo adorava, ad aspettare l'alba e poi il tramonto. Quegli stessi occhi che la mattina di quel 2 marzo di 12 anni fa, rimasero chiusi per sempre, stanchi .. troppo stanchi!
Lo sguardo di mio padre non l'ho più ritrovato; della sua scomparsa mi è rimasto tanti rimpianti, tante nostalgie, soprattutto da quando sono diventata mamma ... sono sicura che avrebbe adorato Eva ed esaltato Alberto. Ho sofferto molto il non averlo accanto a me durante le mie gravidanze, il non averlo accanto a me quando ho perso Elia, il non vederlo fuori dalla sala parto alla nascita dei miei adorati bambini, odio quelle lacrime che versai appena nacque Eva perchè erano lacrime di rabbia e malinconia di non poter condividere quel momento con lui.
Ancora oggi provo invidia quando incontro per la strada una figlia a braccetto con il suo babbo oppure quando vedo due nonni che spingono insieme una carrozzina e mi si stringe il cuore quando vedo un bambino che corre incontro al suo nonno!
Ma come dice Eva: "il nonno Ruggero è con il mio fratellino ... almeno così si fanno compagnia" e il pensarlo mi allieta un po'!


"Uccellino in gabbia che provi tanta rabbia,

ti hanno tolto l'incanto e tu cerchi di ritrovarlo nel tuo canto.

Maledici quel giorno mentre ti guardi inrtorno.

Non riesci a capire come tutto sia potuto finire.

Vivi nel presente, ma il ricordo non è mai assente;

sei lì e ti senti solo e aspetti il giorno per poter spiccare il volo.

Ma quando tutto ti sembrerà un'illusione,

ti si presentrà l'occasione e allora ...

scappa uccellino, scappa via

... e lascia qui la tua malinconia."


Laura 1996

3 commenti:

gio.to ha detto...

solo un abbraccio, forte forte forte.
Giovanna

Titti ha detto...

Sorellona..e si..marzo è stato il mese terribile che ha "chiuso" un anno altrettanto terribile ma fatto di tanto amore!! Ero piccola, ancora dovevo fare 10 anni, ma quel 2 marzo me lo ricordo alla perfezione!!Non svanirà mai dalla mia mente, come non svanirà mai l'anno di malattia del babbo, ma fortunatamente di quel periodo mi ricordo solo i momenti più "felici" e "divertenti" (per quanto felici e divertenti potessero essere). Mi ricordo le serate a ridere a vedere Aria fresca.. mi ricordo quando andavo nel lettone accanto a lui e mi risentiva le lezioni, mi ricordo quando passai un un pomeriggio a sentirlo mentre mi raccontava le sue "piccole" avventure da pascatore e soprattutto mi ricordo l'entusiasmo con il quale ne parlava.. mi ricordo che era un babbo straordinario con tanta pazienza.. mi ricordo quando aveva qualche momento di estemo ottimismo, (oppure una forma di esorcizazione) e organizzavamo le vacanze per l'estate.. e soprattutto ricordo te..quanto mi sei stata vicina e quanto sei stata importante per me sorellona!!TI VOGLIO BENE!!

ildiariodellalinda ha detto...

Laura, mi hai fatto piangere. Ma sai quello che penso, che lui non ha conosciuto Eva e Alberto che sono sicura che ama, ma ha cresciuto Elia, sarà lui che si prende cura del tuo bambino lassù e magari è Elia che il giorno corre incontro al nonno e si fa abbracciare e sbaciucchiare. Ti abbraccio forte forte. Ilaria