domenica 18 maggio 2008

La mia mente è il mare

Sto guardando il mare
e mi soffermo ad ammirare ...
ecco laggiù un uomo a pescare.
Nel brusio di un blu silenzioso,
sfiorata da un vento quasi fastidoso
mi stupisco nel guardare.
Una barchetta si allontana,
una mano si muove per salutare
e si perde nell'immensità del mare.
Comincio a scrutare,
mi sforzo per cercare di capire.
Ma dove è andato a finire?
Ma non mi voglio preoccupare....
lui sa come tornare:
la mia mente è il mare.

DEDICATA AL MIO BABBO E IL SUO AMORE PER IL MARE


Ricordando

Oggi non mi sento la Laura di sempre, è già da qualche giorno che mi sento "strana", mi sento cioè stranamente triste.
Quando mi sento così, penso tanto e pensare porta anche a ricordare, quasi come volessi ritrovare nella mia mente, nei miei ricordi un posto in cui rilassarmi ....
Riemergono i ricordi belli che in qualche modo però mi lasciano un senso di nostalgia, nella consapevolezza che non ritorneranno ed anche nel timore di dimenticarli più facilmente; poi ci sono i ricordi brutti, quelli cioè che si sono impossessati della mia memoria in maniera indelebile, che hanno lasciato nella mia anima una ferita insanabile, quei ricordi che facilmente ritornano a galla, quei ricordi che sono legati a fatti o parole che non ho mai compiuto o detto. Credo che non esista ricordo più brutto del rimpianto di non aver compiuto una determinata azione o non aver pronunciato una determinata frase in un determinato momento.

Quale ricordo più brutto se non quello di non aver avuto il coraggio di prendere in braccio il mio piccolo Elia, quale rimpianto più grande se non quello di esser rimasta lì a guardarlo senza nemmeno protendere le braccia verso di lui e stringerlo forte forte a me!
Cosa devo dire quando mi torna in mente la radiolina che avevo visto in vetrina da regalare al mio babbo per il suo ultimo Natale, che poi non gli ho mai comprato!
Ma è proprio pensando a questi miei due "uomini" che sento che la mia anima gli appartiene, il mio legame con loro è speciale è unico, è raro perchè è con il ricordo e un legame di questo tipo non potrà mai allentarsi o affievolirsi, perchè loro sono parte di me e vivono con me e finchè vivrò questi miei due grandi amori saranno con me, in ogni battito del mio cuore.

Quindi che i ricordi si impossesino pure di me, che mi diano pure gioia e dolore ma sarò comunque felice di ricordare ... ricordare quel bellissimo bambino dal faccino tondo e paffutello con tantissimi capelli neri e quell'omone dalle grandi calde mani con gli occhi colore del mare!

RICORDO
Non lascio che neanche un singolo fantasma del ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
Ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.

Kahlil Gibran
"Self-Portrait"

venerdì 9 maggio 2008

Criticando ...


Dopo un po' di assenza sul mio blog (cause forza maggiore!) voglio scrivere questo post polemizzando un po' e sulla scia di un'incazzatura presa stamattina presto, dopo che Eva mi ha riportato un discorso a bischero della sua maestra (non solo di italiano ma a quanto pare anche "di vita").

Accetto ben volentieri i punti di vista degli altri siano essi costruttivi siano essi distruttivi purché arrivino da persone che mi amano, che mi conoscono veramente, che hanno vissuto e condiviso con me le mie eperienze di vita. Non ascolto chi mi giudica senza conoscermi, non ammetto cioè l'ignoranza, nel suo vero senso del termine: non accetto critiche sull'educazione dei miei figli da chi ancora non è genitore, non accetto critiche sul mio ruolo di compagna da chi ancora non condivide lo stesso tetto con il suo compagno, ...
Ritengo che criticare per il semplice gusto di farlo sia emblematico di una triste superficialità, di coloro che si soffermano solo alle apparenze, che preferiscono trarre conclusioni soltanto sulla base di quello che hanno visto o creduto di vedere in quella persona, magari anche sulla base di una semplice azione, senza preoccuparsi di cosa c'è dietro a quella gestualità, che tipo di esperienze, che sensibilità, ....

Sindacare, così a caso, solo per parlare, per emettere suoni (fra l'altro anche fastidiosi) è tipico di chi non ha mai vissuto la sua vita totalmente perchè si è sempre troppo preoccupato di scrutare gli altri, perdendo completamente di vista se stesso ... e ciò rende queste persone estremamente vuote e tristi!

Perciò voglio ispirarmi ad una celebre frase di Charlie Chaplin "Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore …ciò che vuoi, una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi".

Fino ad oggi posso dire di aver vissuto come credevo, sicuramente ho fatto tutto in base a ciò che mi ha detto il cuore raccogliendo a volte delusioni (sicuramente in campo di amicizie) ma e soprattutto soddisfazioni, mi sono scontrata con chi mi ha applaudito ma anche con chi mi ha fischiato ... ma non accetto i fischi da chi per primo, su quel palco non ci è mai montato!